Girovagando in rete ho trovato questa storia molto divertente (e chissà quanto vera) di una giovane donna che nel 1901, a soli ventotto anni, aveva già avuto sei mariti. Una vicenda che viene raccontata dai giornali dell'epoca spostandola leggermente nel tempo e nello spazio (e anche nel numero dei mariti).
I mariti della giovane donna muoiono tutti in situazioni rocambolesche, non anticipo quali per non togliere il piacere della lettura. Tutti gli articoli segnalano che la fonte della notizia è da ricercarsi in non meglio precisati "giornali spagnoli", ma tutta l'azione si svolge negli Stati Uniti. E tutti gli articoli, indipendentemente dal fatto che siano pubblicati nell'agosto o nel dicembre 1901 si concludono dicendo che la giovane si sposerà ancora "il mese prossimo" (o "questo mese").
La Stampa di Torino del 20 agosto 1901 riporta che la donna si chiama Isabella Caporali ed è nata in Italia e poi emigrata negli USA (per tutti gli altri si chiama Isabel Caporal ed è di origine spagnola). Per la Stampa il matrimonio del mese successivo sarà il sesto (per tutti gli altri il settimo).
Il New York Times (mica l'Eco di Pastrengo) del 23 agosto 1901 riporta The London Pall Mall Gazette che a sua volta cita giornali spagnoli. Ma già qui c'è un marito in più rispetto alla Stampa: Isabel è già vedova anche del sesto, morto in un incidente su un'imbarcazione a vapore. In ogni caso il settimo matrimonio sarà contratto da Isabel il mese successivo.
Lo Hawera & Normanby Star, prestigioso quotidiano neozelandese, nel suo numero del 15 ottobre 1901, riporta invece che il matrimonio è fissato "per questo mese".
Infine l'Arlington Journal, di Arlington, Tx, ancora il 12 dicembre 1901!, ci dice che la povera Isabel si sposerà "the next month" (riporto qui sotto l'intero pezzo, perché il link punta a un documento di 150 pagine e l'articolo su Isabel si trova in fondo).
Sarà stata mai felice, la giovane Isabel?
Thursday December 12, 1901 ONE HUSBAND PER ANNUM.
The Matrimonial Experience of a Young Spanish Woman.
The Spanish journals relate the perhaps unparalleled matrimonial experiences of a young Spanish woman, named Isabel Caporal, who in six years has lost by death six husbands, and now awaits in modest patience her wedding day with a seventh. In 1894 Senorita Isabel, then a young girl of 21, emigrated to New Orleans and soon married a theatrical manager named Freeman, who died in a few months from yellow fever during a starring tour. In order the better to conduct the company the widow, after a few weeks, married one of the actors, a Spaniard named Hany, who was fatally stabbed on their wedding night while trying to mediate
in a brawl in the boarding house. Three weeks later another of the actors led her blushing to the altar. He was a Mexican named Lopez, with whom the offended laws of his country had a crow to pick. Arrested, he sought escape by leaping from a train, was killed, and for the third time in twelve months poor Isabel became a widow. Very soon, however, a fourth husband came along. He was an American militia officer named Knight, but the Cuban war consigned him to an untimely grave and Isabel to the arms of a fifth husband in the person of a South Carolina lumber merchant, who was killed among his own timber. About the sixth husband there are not many details, but he met his end untimely, like his predecessors, in a steamship accident. Standing ―like Niobe, all tears,‖ says a London Pall Mall Gazette correspondent, Isabel is for the moment a widow for the sixth time. But she is young, possesses a small dowry, and a business man in Charleston, greatly daring, has implored her to name the seventh day which is fixed for next month.