mercoledì 16 gennaio 2008

anything goes

Non era certo facile immaginare che il filosofo che mi ha regalato il titolo del blog finisse al centro di una polemica così tipicamente italiana. Eppure Paul K. Feyerabend, che lanciò il suo "anything goes", reductio ad absurdum contro le rigidità del metodo scientifico, è lo stesso della frase su Galileo che, a 18 anni di distanza dalla citazione, ha tenuto Ratzinger fuori dalla Sapienza.
Premesso che sarebbe auspicabile, come propugna da anni il mio amico Stefano, una Santa Sede itinerante come la corte di Federico II: un anno in Italia, l'anno dopo in Brasile, poi in Germania e così via (perché tenere il privilegio tutto per noi?), premesso che sarebbe da capire perché il Papa non potrebbe accettare un contraddittorio fuori dagli ambienti canonici (in Chiesa non accetta repliche dai fedeli, e va bene, son regole loro, ma se viene in università potrebbe anche ascoltare e, perché no, fare qualche domanda, su tante cose c'è chi ne sa più di lui), premesso che non è una grande idea invitarlo proprio all'apertura dell'anno accademico (quella è la sede in cui dovrebbero essere espresse le linee guida di chi guida l'accademia, un po' come l'editoriale su un giornale che è cosa diversa dall'intervento di un ospite, per quanto autorevole), premesso tutto questo, ci sono anche un paio punti che forse avrebbero deposto a favore della possibilità di un intervento del papa, anche se magari non proprio all'apertura.
Il primo è questo: era ormai stato invitato. Se mia moglie invita una amica antipatica a casa, una volta uscita me la prendo con lei, ma non la spubblico davanti al mondo e soprattutto non davanti all'amica.
Va bene, però poi mi deve dire perché l'aveva invitata. E non è chiaro se Ratzinger era stato invitato come studioso cioè, per intenderci, anche se non fosse stato eletto papa tre anni prima o proprio in quanto papa (e in quanto papa gli andrebbe ricordato che, storicamente, in ambito scientifico i papi non solo non ci hanno preso quasi mai, e questo passi, ma si sono anzi spesso incaponiti con chi ci prendeva). Perché è sì vero che io non sono d'accordo con le tue idee ma mi batterò perché tu possa esprimerle ecc. ecc. ma tu non solo non ti sei battuto nei secoli perché io potessi farlo, ma hai spesso tappato la bocca, mentre tu, ancora oggi, anche se non dalla Sapienza, puoi tranquillamente esprimerti in mille e un modo diverso dal tuo finestrone romano, che se mi metto a fare uguale da una via lì vicino mi portano dentro.
L'altra ragione per invitarlo è che un'università, come ente privato, può sentire chiunque, e molti citano il caso del discorso di Ahmadinejad alla Columbia. Ma non credo abbia parlato a un'inaugurazione. Anzi sarà stato certamente visto come un esotico oggetto di studio da parte di molti, mentre il papa all'inaugurazione sarebbe stato certamente integrato, almeno nel vissuto, con gli officianti la cerimonia, rendendola inevitabilmente meno laica.
No, non ci siamo: anche le due ragioni che ho preso in considerazione non reggono.
E poi, comunque, va ricordato che è la terra che gira attorno al sole e non viceversa.

2 commenti:

  1. l' idea del papa in papacamper non e' niente male. sono anche disposto a concedergli l' exraterritorialita'. e 3 anni di bollo a-gratis, to'

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  2. Ma tutto sommato si sarebbe potuta sopportare la faccenda..non fosse per il Papa Day di ieri.
    No, il Papa Day proprio..
    ..
    No!

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