sabato 4 ottobre 2008

Facci ridere

Premessa: a me Filippo Facci sta simpatico. Anche le minchiate che sforna con discreta frequenza hanno quasi sempre un sapore originale, un gusto artigianale, a tratti persino artistico, in ogni caso sempre molto personale. Non è la solita macchinetta a gettoni. Anche questo suo elenco delle leggende che la sinistra si bea di ripetere come un mantra (linko il Giornale, invece di riprodurre l'articolo, per non incappare in problemi di copyright) mi è parso, a tutta prima, illuminante. Ma poi, visto da vicino, questo elenco cos'è? Nient'altro che un minestrone di cose vere, di cose false, di cose in parte vere e in parte false, dove tutto ciò che è vero, che è falso, che è metà e metà si confonde in un grigio polvere indistinto. Un classico: chi vuole rimestare nel torbido, mandare tutto in vacca o depistare le indagini, cosa fa, tipicamente? Mischia vero e falso rendendo tutto quanto inservibile. Sono certo della buona fede di Facci, ma il suo esercizio di stile se, forse, illumina un po' l'ossessività della sinistra, contribuisce a oscurare tutto il resto.

3 commenti:

  1. A me Filippo Facci NON sta simpatico.

    Ma ti perdono e ti voglio bene lo stesso :-D

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  2. Ciao,ho scoperto il blog attraverso la pagina di facebook, mi piace l'osservazione che fai sul grigio polvere indistinto, quello che mi stupisce è il numero delle cose vere e come sono state messe ad arte quelle false tipo licenziano gli statali o berlusconi va sempre condannato..., credo che questo modo di fare informazione rientri un po' nella scomparsa dei fatti che va predicando Travaglio ultimamente, secondo me non è un bel modo di parlare della nostra situazione. Saluti

    Giorgio

    PS a me Facci non è simpatico

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  3. già diversi mesi fa avemmo modo di parlare di facci... personalmente non lo trovo solo antipatico ma anche arrogante e prepotente... vuole fare il travaglio di destra ma deve farne ancora tanta di strada. anche io ti voglio bene

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