Non c'è il minimo dubbio che le offerte 3x2 (o addirittura 2x1) aumentino le probabilità di produrre rifiuti: se ho bisogno di un solo vasetto di carciofini, ma vedo che se ne compro un secondo me ne danno un terzo in omaggio, finisce che ne prendo tre (al prezzo di due) invece di uno, aumentando il rischio che parte del prodotto (il terzo vasetto e forse anche il secondo) scada prima che possa consumarlo e quindi sia costretto a buttarlo. Di fatto porto a casa, come minimo, il triplo del prodotto che avevo previsto di acquistare. Ma ci sono anche casi estremi, ma non infrequenti, in cui non ho alcuna intenzione di acquistare i carciofini, ma mi faccio convincere dall'esposizione della merce, o dalla stessa offerta 3x2, e porto addirittura a casa tre vasetti (al prezzo di due) a fronte degli zero pianificati.
In questo caso il rischio che finiscano tra i rifiuti è ancora più alto in quanto ho acquistato un prodotto di cui, prima di entrare nel negozio, non sentivo il bisogno.
Di fronte all'emergenza rifiuti penso che le grandi catene di distribuzione debbano iniziare a fare la loro parte e studiare strategie di marketing alternative e più rispettose dell'ambiente, mi riferisco soprattutto a Coop, sempre così attenta ai temi ambientali e sociali (vedi partecipazione alla iniziativa M'illumino di meno o alla sua campagna Solidal Coop per cui mi sono anche ritrovato a sfilare), ma anche alla stessa Esselunga che è sempre stata presente con un punto vendita in tutti i posti in cui mi sono trovato a vivere e della quale sono orgoglioso possessore della carta Fidaty.
Per farla breve: basta col 3x2, moratoria subito!
Ciao marco,
RispondiEliminadue cose due:
hai letto il libro del "patron" di esselunga? se sì mi dai un parere? (io non l'ho letto, ho solo visto che è in libreria n.d.r.)
seconda cosa:
In un supermercato a cagliari (auchan si può dire?) ho visto, e comprato, dei fazzoletti confenzionati esclusivamente con materbi (sia il pacco grande che i singoli pacchetti)... mi chiedo se non sia possibile "imporre" che alcuni oggetti siano confezionati con questo materiale (fazzolletti, cartaigenica, confezioni di assorbenti, confezione delle ricariche telefoniche ecc..)... eliminando anche se una piccola parte di imbalaggi di plastica...anche se a cagliari la raccolta differenziata è un qualcosa di lontanissimo... e poi si lamentano se arrivano rifiuti da napoli... ma questa è un'altra storia.
Davidin
Caro Davidin, non posso dire che non avessi un po' di curiosità per il Caprotti-pensiero, però diciamo che avendo solo una vita a disposizione ci sono almeno 4000 libri che leggerei prima di quello. Se però troviamo uno che ce lo racconta in 5 minuti lo ascolto volentieri.
RispondiEliminaL'idea del materbi è interessante, sarebbe da utilizzare ovunque possibile, mi sembra carina l'idea delle ricariche (anche se potenzialmente si potrebbero fare tutte elettronicamente).
Io lo uso sempre il materbi: i sacchetti per la raccolta differenziata che distribuisce il comune sono appunto di materbi ed è l'unica cosa dove i miei condomini sbagliano: nel bidone dell'umido trovo sempre sacchetti di plastica pieni di avanzi di frutta e verdura.
Non ci credo che in Sardegna non ci sia la raccolta differenziata. Da me funziona così:
1. sacco viola (lo ritirano il lunedì) con tutto il riciclabile (plastica, alluminio, carta)
2. sacco grigio (lo ritirano il lunedì) con tutto il non riciclabile
3. bidoncino condominiale verde dell'umido (lo svuotano il lunedì e il giovedì): avanzi di cibo e biodegradabile (no tagli erba giardino)
4. bidoncino condominiale blu del vetro (lo svuotano il lunedì)
5. tutto il resto (erba, pile, ingombrante, legno ecc.) si porta alla discarica comunale. Le cose molto grosse passano a ritirarle fuori da casa prenotando al numero verde.
Si paga un po' di tassa rifiuti, ma ad esempio i sacchi viola grigio e in materbi sono gratis (li passi a ritirare una volta l'anno).
A volte sembra impossibile che alcuni comuni in situazioni non impossibili non facciano la raccolta differenziata. Mi piacerebbe sapere che scuse accampano i sindaci.
Marco in sardegna la raccolta si fa. Inoltre visto che la Sardegna è piena di paesi e paesini, e pochissime cittadine, in alcune realtà si riesce a fare un porta porta integralista che riesce a garantire percentuali di raccolta al 75 85%... anche grazie ai cittadini...
RispondiEliminaNel mio paesello è partita da un anno: nel centro urbano si fa il porta a porta, mentre nel resto dell'isola ci sono i cassonetti. La frequenza di raccolta varia a seconda del periodo... e d'estate (popolazione che passa da 6000 credo anche a 20 25 mila) l'umido lo ritirano tutti i giorni.
Il problema è Cagliari:. l'assessore comunale disse un anno fa che i "cagliaritani non era preparati culturalmente", non mi esprimo per non essere censurato:)
Ora sembra che debbano aumentare i cassonetti e la frequenza di raccolta. Il loro obiettivo è arrivare al 20%, per evitare una penale introdotta da Soru.
In altri contesti come Salerno (dicono sia una città simile a Cagliari) la raccolta dicono sia organizzata molto bene e alcuni sostengono che dovrebbe essere un esempio per Cagliari.
Capisco che in aree urbane sia molto più difficile organizzare una raccolta efficiente però quì per ora non si vede nemmeno l'impegno.
Per quanto riguarda il discorso materbì penso davvero che lo si potrebbe applicare a molte cose (aggiungo ala lista: le plastiche che racchiudono le confezioni di 10 quadernoni, di cui marta sarà golosa, oppure il rivestimento dei cd, quelli delle sigarette, delle confenzioni di the, i cosidetti shopper). Si perderà magari in “bellezza” ma si guadagna in ambiente, e forse proprio per questo troverebbe ostruzioni da parte dei produttori che vogliono soprattutto che il prodotto faccia abboccare il consumatore.
C'è un piccolo mondo di plastica che potrebbe esser riconvertito in materbì...
Oh, quasi quasi scrivo a walter metti magari mi fa ministro dell'ambiente... dopotuto studio ingegneria ambientale:)… oppure al sign. Cirri e Solibello… puoi metterci una buona parola, in fondo siamo il paese delle spintarelle o no?
Davidin
come Agente assicurativo di una compagnia di Lega Coop (indovina quale sarà???) pratico tassativamente un boicottaggio nei confronti di Esselunga. su ciò non transigo. Marco al prossimo Caterstadio ti brucerò la fidaty card (cosa che ho gia fatto a mia suocera, mia nonna e mia compagna)
RispondiEliminacaro mazzo, lo farò certamente se coop aderisce alla mia proposta di moratoria. per il resto, se ho una esselunga a 500 m da casa, la più vicina coop di dimensioni apprezzabili è a 15 km quindi, almeno da un punto di vista ecologico e di utilizzo razionale del tempo, è certamente più conveniente per me andare all'esselunga.
RispondiEliminacaro davidin, aderisco - per quanto non ne sappia molto - alla tua campagna per la spalmatura del mater-b (alla fine mi sembra di aver capito che si scrive così) ovunque possibile.
RispondiEliminacerchiamo di capire meglio la natura, e i costi, ecc. ecc. del mater-b, così come la situazione di cagliari.
molto interessante la puntata di annozero stasera: c'è un punto che hanno toccato molto velocemente: ma chi politicamente ha tolto la clausola che imponeva alla impregilo di smaltire i rifiuti che non riusciva a "termovalorizzare" a sue spese nel 2001? voglio saperlo!
e poi, che palle, da qualche tempo mettono sempre travaglio in apertura... io non riesco quasi mai ad accendere la tv prima delle 9.45.
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/03_Marzo/01/cassiera_proteste_esselunga.shtml
RispondiEliminasì, mazzo, conosco quell'episodio. va detto che da quel giorno non ho messo più piede in una esselunga, c'è stato anche un po' di casualità in tutto questo ma anche mia moglie ha preso a frequentare unes e iperal (la coop è ancora troppo lontana...).
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