domenica 8 dicembre 2013
Perché non vado (per la seconda volta) a votare alle primarie del PD.
1. La prima è facile: perché non sono del PD.
2. La seconda è un po' meno facile: perché non sono mai stato del PD, anche se, oggettivamente, il PD (e i suoi precursori) sono stati il partito per cui ho votato più spesso. Ma il massimo di attività che ho fatto per loro è stato di tirare fuori 20 euro, una volta, alle primarie, invece di uno solo. Ora rimpiango anche quella scelta.
3. La terza si ricollega alla prima: non essendo del PD non trovo corretto che io dica la mia su chi debba guidare una formazione che non supporto. Su questo sono abbastanza tradizionalista, fanculo la real politik.
4. La quarta si ricollega alla seconda e alla terza: da qualche tempo non lo voto nemmeno più, il PD.
5. La quinta è fondamentale: il PD, almeno finora, è stato parte della malattia di cui pretendeva di essere la cura. E non parlo del PD dei tempi di mio nonno, ma proprio quella cosa napolitanizzata di adesso.
6. Il fatto che non vada a votare alle primarie non significa che i tre candidati siano per me equivalenti. Trovo Gianni Cuperlo irritante e distante anni-luce dalle mie idee, al contrario sono spesso d'accordo con quello che dicono Matteo Renzi e Pippo Civati.
7. Di Matteo Renzi mi piace il fatto che di fronte a due o più opzioni ne scelga sempre una e lo faccia in modo chiaro. Questo lo rende molto distante dai politici-politicanti che giocano a nascondersi e fanno ogni tipo di inciuci pur di rimanere al potere. Per lui, scegliendo sempre così chiaramente, è più difficile nascondersi e infatti non l'ha fatto nemmeno nel momento della proprio sconfitta alle ultime primarie. Questo suo atteggiamento si avvicina molto al concetto di accountability di cui molti si riempiono la bocca. Insomma: sembra uno che sa quello che vuole, è deciso a farlo e a prendersi onori e oneri in modo piuttosto franco e diretto.
8. E, oltre a questo approccio, mi trovo spesso d'accordo con Renzi sulla impostazione economica che propone, sia pure un po' implicitamente. Diciamo così: anche se non in assoluto, la sua impostazione economica, ai miei occhi, è abbastanza chiaramente migliore di quella di qualsiasi altro esponente di punta dei partiti maggiori.
9. Solo negli ultimi tempi, forse per l'approssimarsi della linea d'arrivo, Renzi mi sembra un po' più indulgente nei confronti dell'establishment del partito che ha sempre detto di voler rottamare.
10. Così ha avuto vita facile Pippo Civati a rimbeccare il sindaco su questi temi. E a proporre una via d'uscita ancora più rapida e diretta dalla palude napolitan-lettian-alfaniana in cui ci troviamo. Bravo Pippo.
11. Civati mi è altrettanto simpatico di Renzi, anzi, essendo un cicinin meno furbo, mi è ancora più simpatico: il suo video con Fazio è stato geniale.
12. Su molti temi, e su tutta l'area dei diritti civili, sono molto più in sintonia con lui e non dimentico che Civati ha appoggiato la campagna di Fare per fermare il declino: "Non più alto del colle": nessun funzionario pubblico deve guadagnare più del Presidente della Repubblica
13. Se devo andare a fare una vacanza di una settimana con uno dei tre, probabilmente andrei con Civati (povero lui: in vacanza sono insopportabile). Ma se dovessi, con la pistola puntata, scegliere forzatamente uno dei tre per guidare il mio paese, sceglierei Renzi (che è decisamente un fuoriclasse della politica) a patto che ascoltasse Civati per diverse cose. Ma ovviamente spero che ci siano altre alternative, oltre a loro tre.
14. Comunque non vado a votare alle primarie del PD anche perché (oltre a tutte le altre ragioni), anche se c'è qualche indizio che "questa volta sia diverso", il rischio che il PD, nel suo insieme, continui anche dopo queste primarie a essere parte della malattia di cui pretende di essere la cura, è molto reale.
ps: per correttezza: questa è la seconda volta che non vado a votare alle primarie, ma la prima volta erano primarie non del PD, ma di coalizione: quelle che hanno espresso Bersani come candidato premier.
caro ardemagni, me me lo permette userò molte delle sue affermazioni per spiegare a chi me lo chiederà perché non vado a votare per le primarie .
RispondiEliminaConcordo con tutto a parte il fatto che io invece andrò a votare. Non so ancora per quale dei due (Cuperlo manco lo considero..)
RispondiEliminaVabbè, ma l'unico motivo è il numero 4, il 5 è una giustificazione del n. 4 e molte altre delle tue considerazioni coincidono con quelle per cui io e molti altri votiamo Civati
RispondiEliminacaro Ardemagni, condivido le tue considerazioni ma sono andato ugualmente a votare. Il motivo è che mi sembra uno dei pochi esercizi, forse l'unico, che dia illusione a noi elettori di partecipare a tracciare una direzione politica.
RispondiEliminaMii, che nonno giovane che c'hai!
RispondiEliminapenso che hai fatto male a non andare a votare, partecipare è l'unico modo per dire la nostra, per il resto siamo sudditi, cerchiamo di non esserlo per un giorno. Ho votato Civati. Ylenia
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RispondiEliminaCaro Marco,
RispondiEliminaho votato Renzi perchè sono del PD, con questo non è detto voterò sempre PD, anzi, qualora dovessero prevalere anche questa volta le logiche di D'Alema-Bindi e soci, sarà quasi certamente l'ultimo voto.
Ho votato Renzi perchè credo sia l'unico in grado di far vincere il centro-sinistra, una formazione forse diversa da quella che conosciamo; meno collaterale ai sindacati e a carta sinistra radical-chic che ci ha sempre fatto perdere... Non so riuscirà a diventare il nostro Clinton o il nostro Blair, non dimentichiamo che qua siamo in Italia!
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