sabato 1 marzo 2014

Tempo al tempo


Eugenio Lamanna sistema la barriera
Oggi, al minuto 43:48 del derby toscano di Serie B, Siena-Empoli, sul risultato di 0-0, il centrocampista senese Guillermo Giacomazzi ha commesso un fallo sul trequartista dell'Empoli Simone Verdi a circa trenta metri dalla porta del Siena.

Niente di preoccupante: il fallo commesso non era particolarmente grave: Verdi si è rialzato subito (nessuno ha, nemmeno lontanamente, pensato di fare intervenire i medici) e Giacomazzi non è stato ammonito: c'è stata sì, qualche protesta, ma non particolarmente significativa. E nessuna delle due squadre, sullo 0-0, aveva il minimo interesse a perdere tempo.

Uno degli "orologi molli" di Dalì
Pertanto non è assolutamente comprensibile perché in assenza di infortuni, di interventi medici, di ammonizioni il calcio di punizione sia stato battuto al minuto 45:06, ovvero 78 secondi dopo il fallo. Non si trattava nemmeno di un calcio di punizione dal limite dell'area (anche se poi Maccarone ha colpito il palo). Tutto il tempo è stato perso in discussioni, nemmeno troppo animate, piazzamento della barriera, (nell'immagine il portiere del Siena, Eugenio Lamanna durante questa operazione) controllo della distanza e manfrine varie.

Ho preso questo esempio perché mi è saltato agli occhi, e perché toccava due squadre "qualsiasi", non le solite Juventus, Roma o Inter, capaci di accendere polemiche di qualsiasi tipo, ma questa è, quasi, la norma.

Il calcio è uno sport in cui il tempo effettivo non è previsto, e ogni volta che vi si accenna si levano scudi di ogni tipo, eppure in una partita di calcio si può buttare via in questo modo l'1,44% del tempo di gioco previsto in un singolo episodio.

E quando una delle due squadre ha interesse a perdere tempo accade spesso anche di peggio e molto raramente vengono concessi più di 3-4 minuti di recupero. E infatti anche in questa occasione è stato concesso soltanto qualche secondo di recupero nonostante dopo il palo di Maccarone sia stato espulso Eramo, un giocatore dell'Empoli. Ma perché deve essere così?

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