martedì 30 settembre 2008

Le parole che no

Mentre è ancora aperta l'urna per la segnalazione di parole che fanno ridere da sole possiamo anche pensare a un ulteriore passo avanti verso le parole che fanno venire l'orticaria all'istante.
Per me non c'è gara: su tutti i vocaboli si staglia, immenso, l'aggettivo "solare". Ne parlavo giusto stamattina con la mia amica Giada con la quale orgogliosamente condivido una scarsa solarità. Certo, anche l'aggettivo "mitico" (segnalato persino da una canzone di De Gregori) non scherza affatto, specie quando pronunciato con due tì, ma vuoi mettere "solare"?
Insopportabile specialmente quando applicato a se stesso (più spesso a se stessa) magari in un curriculum vitae un po' informale per un posto da figurante o da soubrette: "gli amici mi considerano un tipo solare". Si tratta della stessa tipa a cui quando viene chiesto di citare un proprio difetto, durante il successivo provino o, più genericamente, durante il successivo colloquio di lavoro (ma perché è stata convocata se aveva scritto "solare" sul cv?) immancabilmente e credendo di essere immensamente furba, risponde: "sono molto testarda", sapendo perfettamente che essere testarde è un "falso difetto", ma ignorando assolutamente che nove su dieci di quelle che l'hanno preceduta hanno risposto allo stesso modo, povera imbecille solare.
Solare. Vediamo chi lo batte. Astenersi mitici e altri tormentoni televisivi: la parola deve fare venire l'orticaria da sola, non perché un comico di quart'ordine l'ha ripetuta alla nausea.

12 commenti:

  1. citerei intrigante, momentino, e poi tutte quelle nate dall'inglese imbastardito di uso lavorativo (skillato ed es)

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  2. Io avevo già anticipato MUCCHIO...
    e potrei continuare con "spaghetto, capello etc." che dovrebbero essere utilizzati al plurale (chi si mangia uno spaghetto solo?), invece al singolare mi fanno davvero venire la pelle d'oca negativa. Una cosa che sento dire spesso come intercalare è "concettualmente"...ma che vuol dire?! E poi non sopporto "te" usato al posto di "tu".

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  3. Io non sopporto "carino", se usato per qualsiasi cosa che non sia un cucciolo inzuppato. Poi "basito", se usato da chi è nato dopo il 1870, e "degustazione", in ogni caso. Infine, non capisco perché si sia cominciato a dire "ci sentiamo settimana prossima", invece che "LA settimana prossima". Che novità è?

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  4. Quoto sicuramente il "te" in luogo del "tu" e aggiungo: "buona giornata/serata" quando ci si accomiata e "tutto bene?" quando si incontra un'altra persona.

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  5. Non sopporto l’abuso di termini legati ai malesseri della mente, usati a sproposito e senza il minimo senso delle proporzioni. Chiamarsi SCHIZOFRENICI o DISSOCIATI soltanto perché si parla al telefonino mentre si “gira” il risotto, riferirsi ogni 20 secondi alle proprie PARANOIE (per non parlare dell’ormai inflazionatissimo PARA, col plurale PARE…).
    Anche il termine SCAZZO (o SKAZZO?) ha subito nell’uso una tremenda impennata, allargando all’infinito il suo significato, dalla lite di condomino alla lite amorosa giù giù fino alla dialettica hegeliana: tutto ormai è uno SCAZZO. Poi non ho mai capito perché, se un litigio si definisce SCAZZO, una persona che sta in pace col mondo e vive al di sopra di ogni rabbia e nervosismo si possa definire SCAZZATA.


    Pozzanghera

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  6. Restando sull'italiano corretto (altrimenti non basterebbe la dimensione massima ammessa per i commenti) trovo veramente disgustosa la parola VENDONSI. Quando la vedo scritta mi fa accapponare la pelle.

    Anche ACCAPPONARE in effetti non scherza....

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  7. Le mie parole, modi di dire, intercalare "no" sono tre: "assolutamente" (indifferentemente se da solo, accompagnato da sì o da no), "... voglio dire ..." (senza terminare la frase) e "... capito?" (IO capisco, TU spiegati meglio!)

    Marco

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  8. Concordo con l'orticaria per l'ASSOLUTAMENTE, specie se usato da solo. Aggiungo la locuzione PIUTTOSTO CHE, usata a sproposito in funzione disgiuntiva. Ora non mi viene in mente altro, ma ce ne sarebbero...!

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  9. Concordo con l'orticaria per l'ASSOLUTAMENTE, specie se usato da solo. Aggiungo la locuzione PIUTTOSTO CHE, usata a sproposito in funzione disgiuntiva. Ora non mi viene in mente altro, ma ce ne sarebbero...!

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Oggi sono imciampata nel verbo che proprio non riesco a digerire, mi fa brontolare la pancia ogni volta che lo sento...è PIGLIARE. Vorrei davvero poterlo cancellare dalla mente di chi lo usa!

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  12. Propongo alla riflessione:
    estremamente (usato al posto di molto);
    supportare (al posto di sostenere);
    agenzia (al posto di ente);
    welfare (usato a sproposito);
    ed infine l'onnipresente sgradevolissimo "come dire?"

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