Oggi sono bastate ancora meno delle abituali quindici righe del fondo di Angelo Pianebianco a farmi girare le balle. "L'attacco televisivo di Marco Travaglio al presidente del Senato, Renato Schifani, va probabilmente interpretato come l'inizio di un conflitto interno alla sinistra" (Corriere della Sera, 13 maggio 2008).
Possiamo dirlo una volta per tutte che, anche se questa volta ha dichiarato di votare per l'Italia dei Valori, Marco Travaglio NON è di sinistra?
Marco Travaglio è solo, come me, forse più di me e certamente più autorevolmente di me, un fanatico delle regole. Le regole vengono prima della divisione sinistra-destra. Così come le regole del calcio vengono prima del tifo per Inter o Milan. Purtroppo in questo paese la bandiera del rispetto delle regole, negli ultimi anni, è stata più spesso tenuta in mano dalla sinistra. Peccato perché, pur essendo un punto "pre-politico", volendo proprio vedere, tradizionalmente dovrebbe essere la destra la parte più ossessionata dal rispetto delle regole, mentre a sinistra, oltre al filone statalista, è sempre stato presente un filone libertario ed egalitario meno vincolato a uno stretto rispetto delle regole, che sono talvolta viste come uno dei fattori di oppressione dello stato borghese verso le classi meno abbienti.
E tutto questo perché è avvenuto? Perché nella destra erano tanti e tali i problemi giudiziari di alcuni dei propri principali rappresentanti che da quella parte si è abdicato a uno dei temi che dovrebbe essere fondante in una destra classica: l'ossessione per le regole. Toh, proprio l'ossessione di Travaglio!
Ora poi la bandiera del rispetto delle regole è stata in parte diciamo così, messa tra parentesi, anche da gran parte della sinistra. Diciamo che è scesa di priorità. E compare sporadicamente in poche mani, Di Pietro, Travaglio...
Oh, che avesse davvero ragione Panebianco? Non lo so, il resto dell'articolo non l'ho letto.
Domanda finale: perché il "caso Watergate" ha preso il nome dal luogo, il "caso Lewinski" dalla "vittima", mentre il "caso Travaglio" dell'altra sera ha preso il nome di chi ha raccontato i fatti del senatore Schifani e non è stato chiamato, che so, caso Schifani, caso Fazio o caso Sempione?
Update del 18 maggio, come volevasi dimostrare: Il Travaglio della destra sono io (La stampa)
Illuminante
RispondiElimina:))))
RispondiEliminaBravo arde...
Uno di quegli interventi che, unavolta finiti, avresti voglia di averli scritti tu...
Ldp
pienamente d'accordo...e marco,non so se tu leggi la repubblica,ma non ti sembra che negli ultimi tempi si stia un pò appiattendo su posizioni filo-pd, in questo clima pacificatore e da volemmose bene???
RispondiEliminaps:mi ero un pò scordato del blog del buon arde...ci tornerò più spesso!!!
dopo anni torno anke io...bravo bravo...
RispondiEliminam
Ciao Marco, sono un dirigente di un ente locale, anche al Nord delle regole ne facciamo "carne di porco".
RispondiEliminaIo passo per "precisetti rompicoglioni". Malatempora currunt.
Ci vediamo a Senigallia!
quoto mv3 e luca. E finalmente ho capito perché mi piace tanto Travaglio :) Oh vuoi vedere che non sono di sinistra nemmeno io?
RispondiElimina;)
marcella - torino
Poche storie, Travaglio E' di sinistra. Perchè non si appartiene a uno schieramento in base alla fantomatiche dichiarazioni, ma in base a ciò che si fa e si dice. Visto che Travaglio passa almeno due terzi del suo tempo a rompere le scatole al centrodestra, a cercare inutilmente di danneggiarlo, insultandolo, arrivando perfino a farci propaganda contro, ne risulta una sola, inequivocabile, inconfutabile, innegabile verità: Travaglio è di sinistra, di quella perfino forcarola e giustizialista. Non è un reato esserlo, quindi tranquilli tutti, ma finiamola di prendere in giro gli italiani. ;)
RispondiEliminada persona di sinistra posso dire che non mi rappresenta. è, per sua stessa ammissione, liberal montanelliano... e sotto il termine montanelliano ci sta gladio, ci sta il sostegno a gente come Pinochet(le regole sono sacre finchè non c'è il rischio del comunista). è antiberlusconiano, questo sì, credo pure sinceramente. Per quanto mi riguarda lo trovo un paraculo. Purtroppo non è che la gente di sinistra è geneticamente più intelligente degli altri...gli stolti hanno bisogno di eroi, parafrasando brecht...diciamo che chi gonfia il suo conto in banca è in maggior parte gente di sinistra che ha bisogno di eroi.
RispondiElimina