domenica 7 novembre 2010

Quotidiani storici online (update)

Nota 6 dicembre 2014: l'articolo che trovate qui sotto è stato pubblicato nel 2010 ed è ormai obsoleto.
Per la situazione attuale dei quotidiani/periodici online cliccare qui.

Un paio di anni fa, dopo l'annuncio di John Elkann di volere mettere online l'intero archivio storico de La Stampa, avevo pubblicato una piccola rassegna di siti dove è possibile trovare quotidiani (e periodici) storici italiani online, che avevo trovato lavorando al blog del Diario di Angioletta.

Per chi deve svolgere delle ricerche, ma anche chi ama sfogliare a caso, è molto interessante leggere qualche pagina, che so, di un quotidiano del 1869 o del 1910: ti fa sentire meno solo, in questa landa del 2010. Ora che l'archivio de La Stampa è online, dobbiamo aggiornare l'elenco. (Sottolineo che in tutti questi siti non si trova la pagina "trascritta", ma proprio l'immagine della pagina cartacea)

1. La Stampa Due milioni di pagine, 143 anni di storia, dal 1867 a oggi. Una risorsa preziosa dove, a differenza di (quasi) tutti i siti sottoelencati è possibile compiere ricerche testuali per ritrovare ad esempio tutti i giornali in cui è contenuto, ad es, il nome di Mazzini, dal 1867 al 1869.
2. L'Unità (grazie alla segnalazione di Vincenzo Pace). Tutto l'archivio dal 1924 a oggi, anche questo, come per la Stampa, ricercabile per testo: utilissimo.
3. Emeroteca braidense Ben 885! testate storiche (prevalentemente lombarde), non mi sembra però ci siano quotidiani;
4. Emeroteca virtuale toscana: qui ci sono 15 periodici e 5 quotidiani toscani (tra cui il più appetibile è la Nazione dal 1859 al 1912);
5. Emeroteca Digitale della Biblioteca Augusta di Perugia: qui 86 testate prevalentemente umbre dal 1708 al 1958 con la presenza di qualche quotidiano;
6. Biblioteca digitale della Biblioteca teresiana di Mantova : qui ci sono 35 periodici storici mantovani con la presenza di diversi quotidiani, a partire addirittura dal XVII secolo!
7. Diverso materiale utile lo si può trovare nel sito della Emeroteca italiana (marchio registrato). Il sito non è però di facilissima consultazione: un testo scorrevole annuncia che (riassumo) da novembre 2010 all'archivio si è aggiunto "Il Secolo" (non più pubblicato) (gennaio-giugno1874 e gennaio-marzo 1915); "La Repubblica" (gennaio-15 marzo e aprile-novembre 1995), "Corriere della Sera" (ottobre 2010) e che al 1 novembre 2010 nell'archivio di Emeroteca Italiana sono conservati complessivamente 36.221 quotidiani originali e completi per un totale di 1.027.129 pagine. Di fatto sono riuscito a trovare solo (non è comunque male!) 901 numeri de Il Corriere della Sera (dal 1876 al 2009) e 159 numeri de La Domenica del Corriere (dal 1899 al 1926) e pochissimi numeri di altri periodici. Gli unici altri presenti con più di dieci copie sembrano essere "Il Secolo - Gazzetta di Milano" (con trenta numeri dal 1866-1903), "La Stampa" (2003-2009) e "La Repubblica" (1976-2009). Il tasto "Cerca" sembra non sortire alcun effetto. Comunque un sito interessante

In tutti i casi si tratta di periodici digitalizzati visualizzabili gratuitamente, dove è facile cercare il numero per data, ma quasi mai è possibile la ricerca di una stringa di testo nel numero del periodico (se ho capito bene questa, oltre che nell'archivio della Stampa, funziona solo in una piccola parte delle 885 testate della Braidense). In qualche caso occorre installare un plug-in per poter visualizzare i periodici, ma è questione di pochi secondi.

Se qualcuno ha altre segnalazioni o annotazioni, le aggiungerò volentieri.

mercoledì 3 novembre 2010

Ghost

Giù il cappello ai ghostwriter di Silvio Berlusconi. Stavolta la situazione era davvero grigia, ma i ragazzi sono riusciti a portare a casa anche stavolta il meglio che potevano in quelle difficili conduzioni. Qualcosa di simile a una sconfitta 2-1 fuori casa da ribaltare in un eventuale partita di ritorno. La domanda più difficile non era tanto quella sulla legalità o l'opportunità di un intervento (in prima persona!) presso la questura. No. La domanda più tosta era questa: "Ok, ti piace fare del bene e aiutare le persone in difficoltà, ma perché una minorenne aiutata da te e dalla Minetti, poche ore dopo si trovava in casa di una brasiliana con la quale poco dopo si è scambiata reciproche accuse scarsa moralità? Non era meglio lasciarla in questura? Forse è così che tu aiuti gli amici? ".
Ancora una volta i ghostwriter hanno letto bene la situazione: 1. sfruttare l'omofobia latente e/o palese in ogni italiano maschio per creare solidarietà greve e a basso costo (meglio qualsiasi cosa che gay) 2. sfruttare gli automatismi impliciti nella pigrissima comunicazione italiana "de sinistra" che ha reagito molto prevedibilmente, come tori a cui viene sventolato un drappo rosso, rispondendo sul problema sull'omofobia (accettando cioè ancora una volta l'agenda comunicativa di Silvio) e creando loro stessi il polverone che nasconde la domanda chiave di cui sopra (e molte molte altre). 3. Iniziare la campagna elettorale contro uno dei potenziali contendenti (Vendola) senza citarlo esplicitamente.
Ma bravi!