sabato 30 aprile 2016

Non dire gatto


Nelle scorse settimane ne ho già un po' parlato, ci ho persino scritto una poesia che ho letto a Caterpillar AM, ma dopo sette mesi che convivo, tra gli altri, con un gatto è ormai arrivato il momento di tirare le somme: e il risultato di duecento giorni di osservazione è che Orfeo, detto Tòcio, è un adorabile pirla rompicoglioni. E, anche se è sempre brutto generalizzare, temo che questo giudizio possa estendersi alla maggior parte dei gatti domestici.
Forse sono un po' influenzato dal fatto che Tòcio abbia preso il posto dell'adorato Napo, il cane più buono del mondo, ma ci sono alcuni innegabili dati di fatto a supporto della mia ipotesi. Ovviamente il mio obiettivo polemico non sono i felini i quali, poveracci, fanno il proprio mestiere, ma i gattofili integralisti che hanno creato una mitologia agiografica del gatto priva di qualsiasi fondamento. 
Vorrei sfatare innanzitutto due miti:
1. il gatto è indipendente, 2. il gatto è furbo.
1. Il gatto è indipendente. Provate a svolgere qualsiasi attività domestica da riordinare i cassetti dello studio, a stampare un documento, a ramazzare il tinello. Mentre il cane tenderà a sbattersene altamente, il gatto si troverà sempre e immancabilmente nel punto di massimo intralcio. Un individuo indipendente si comporterebbe in ben altra maniera: vi ignorerà, cercherà occupazioni più interessanti. Il gatto invece è molto attratto da quello fanno gli umani, diversamente dagli animali davvero indipendenti, siano essi le formiche, le rondini, i daini o le balene. Se invece per indipendente intende semplicemente un qualsiasi animale incapace di aiutare gli umani neanche se addestrato come invece fanno i cani-guida per i ciechi, i cani da soccorso alpino, i cani da tartufo, i cani poliziotto o i cani anti-droga, allora sì, il gatto è super-indipendente. 
2. Il gatto è furbo. Falso. Solo nell'ultimo mese, comportandosi come sopra, trovandosi sempre sulla traiettoria degli spostamenti, Tòcio sarà stato urtato o calpestato non meno di 3-4 volte, ed - esclusa l'ipotesi di trovarsi di fronte a un raro caso di gatto masochista - dubito che l'esperienza sia stata piacevole per lui. Quindi tenderei ad ipotizzare che il gatto, rispetto al cane, sia poco in grado di imparare dall'esperienza e, se una cosa lo attira, dimentica le frustrazioni già subite. Basterebbe fare l'esperienza con un qualche aggeggio super-attraente che rilasci scosse elettriche. A mio avviso alla seconda scossa il cane lo guarderà con sospetto per tutta la vita, mentre il gatto, magari a distanza di giorni, potrebbe arrivare anche a dieci scosse prima di mollare il colpo per sempre. Pavlov, insomma, avrebbe avuto la vita più dura con un gatto. In altri termini, la si giri come si vuole, il gatto è davvero un po' un pirla.
Nonostante questo voglio ovviamente molto bene a Tòcio, il cui soprannome, e lo dico soprattutto a chi è curioso come un gatto, ha seguito questa sequenza generativa: Gatto-Gattoccio-Gatòcio (da Arlechin Batòcio)-Tòcio.

mercoledì 27 aprile 2016

Le sfide del giorno (in corso: Ceci-Fagioli-Lenticchie)

Da qualche tempo stiamo giocando alle "Sfide del giorno": piccoli duelli che vedono contrapposti di volta in volta due ingredienti alimentari o due tipiche ricette gastronomiche (cerchiamo di alternare tra l'una e l'altra opzione). Link rapido al voto su twitter--->qui)

Il gioco è nato su Twitter dove i sondaggi, di default, durano un solo giorno. E l'ispirazione mi è stata data da una diatriba, per me classica, tra chi preferisce gli asparagi e chi preferisce i carciofi. Io faccio parte di questi ultimi. Ma questa prima sfida, sia pure di misura è stata vinta dagli asparagi.
Le sfide poi spesso proseguono con un sacco di comenti su Facebook (grazie al settaggio che ad ogni tweet genera un post su Facebook) ma gli utenti non iscritti a Twitter si lamentavano di non poter votare. Così ho iniziato a raccogliere i voti anche su questo blog. Ora chi vuole può votare sia in questo post, sia nella colonna di destra).

Ecco un bel riepilogo delle sfide fin qui disputate e di quelle ancora in corso con i voti in percentuale. In grassetto il vincitore.
Tra parentesi il numero dei voti totali raccolti.

1 Asparagi-Carciofi 51-49    [75] 
2 Penne rigate-Spaghetti 41-51   [104] 
3 Mela-Pera 51-49  [65] 
4 Mozzarella di bufala campana-Parmigiano Reggiano 43-57  [92] 
5 Aglio-Cipolla 30-70   [56] 
6 Amatriciana-Pesto 47-53  [66] 
7 Castagna-Noce 42-58  [43] 
8 Patata-Pomodoro 72-28  [68] 
9 Bignè-Cannoncino 54-46  [68] 
10 Focaccia di Recco-Piadina Romagnola 59-41  [49] 
11 Lasagne al forno-Parmigiana di Melanzane 52-48  [52] 
12 Arachidi-Pistacchi 29-71 [90]
13 Ceci-Fagioli-Lenticchie (prima sfida a tre!: su twitter si vota qui)

Curiosamente, sul blog i voti sono stati differenti almeno per quanto riguarda le sfide 1, 3 e 9 con le rivincite di carciofi, pera e cannoncino.

1 Asparagi-Carciofi 41-58  [17] 
2 Penne rigate-Spaghetti 40-60  [20] 
3 Mela-Pera 27-72  [18] 
4 Mozzarella di bufala campana-Parmigiano Reggiano 42-57 [19] 
5 Aglio-Cipolla 43-56  [16]
6 Amatriciana-Pesto 47-52 [19]
7 Castagna-Noce 57-42 [17]
8 Patata-Pomodoro 70-29 [17]
9 Bignè-Cannoncino 37-62 [16]
10 Focaccia di Recco-Piadina Romagnola 66-33 [21]
11 Lasagne al forno-Parmigiana di Melanzane: 53-46  [13] 
12 Arachidi-Pistacchi 10-90 [20] (ancora in corso)
(se invece del sondaggio vedi un buco bianco, probabilmente stai usando un tablet o uno smartphone, scendi in fondo alla pagina e trova la scritta "Visualizza versione web": la pagina verrà ricaricata in un altro formato con la possibilità di votare). 

13 Ceci-Fagioli-Lenticchie (ancora in corso)
(se invece del sondaggio vedi un buco bianco, probabilmente stai usando un tablet o uno smartphone, scendi in fondo alla pagina e trova la scritta "Visualizza versione web": la pagina verrà ricaricata in un altro formato con la possibilità di votare). 

Da segnalare l'inaspettata doppia vittoria della Focaccia di Recco sulla Piadina romagnola (non tanto perché la Focaccia di Recco non sia buonissima, io stesso l'ho votata, ma perché la piadina gode di una popolarità indiscussa. La supremazia della cucina ligure si riscontra anche nel doppio trionfo del pesto sull'amatriciana, anche se uno dei suoi ingredienti principali, l'aglio, è uscito con le ossa rotte dal doppio confronto con la cipolla. Notevoli anche le dimensioni dell'affermazione della patata sul pur tanto amato pomodoro.

domenica 17 aprile 2016

Odio-Amore


Mi capita abbastanza frequentemente di avere a che fare con persone che hanno sentimenti unilaterali nei confronti di qualcosa o di qualcuno: per non rimanere sul generico diciamo, ad esempio, Matteo Renzi o i prodotti Apple. Conosco amici carissimi e, per altri versi simpaticissimi, che ritengono Renzi, un sola, un mezzo criminale, altri che lo ritengono il salvatore della Patria. La stessa cosa riguardo ai prodotti Apple: per alcuni sono il non plus ultra, per altri la mafia dell'informatica e ogni volta che si presenta un problema inneggiano ai sistemi operativi opensource, ad android o, i più tradizionalisti, ai PC-Windows. 

Trovo talmente insopportabili questi atteggiamenti da lover e da hater che, in una discussione dal vivo o nei social network sono ogni volta portato a parteggiare per la meno rappresentata tra le due "fazioni" (io non la vivo come una lotta tra bande, ma questi miei amici, almeno all'apparenza, sì).

Il mio amico Luca Mazzone in un post su Facebook ha spiegato perfettamente questa mia (e sua) sensazione. Lui schifa la nuova riforma elettorale (esattamente come me: vedi questo mio post), ma "è tentato" di votare a favore nel referendum di ottobre solo per disprezzo nei confronti di certi "hater" di Renzi, che quasi certamente farebbero peggio di Renzi, qualora fossero chiamati a governare il paese. Ma io, con una accentuazione diversa da lui, ho anche ben presente il rischio opposto, quello di permettere a Renzi di fare passare quell'obbrobrio di cui l'unica cosa da salvare sono il doppio turno e la riduzione (pur timida) dei parlamentari (ricordiamo che attualmente le sole tre camere al mondo con più parlamentari della nostra Camera dei deputati sono le due assemblee del Regno Unito e quella della Corea del Nord).

Non so perché sia così difficile per molte persone coltivare quel bel sentimento di Odio-Amore che stimola la controparte e non impegna.

La stessa cosa per quanto riguarda la Apple. Ora è indubbio che alcuni prodotti Apple siano estremamente comodi ed esteticamente impeccabili (anche se quasi ogni volta, quando esce un nuovo prodotto ci domandiamo: "ma come faceva a piacermi la versione precedente?), ma è altrettanto vero che sono ricchi di difetti, dalla qualità delle batterie dell'iPhone (hanno ammesso che quella del mio iPhone 5 faceva parte di una serie difettosa, ma il rimpiazzo non è che vada molto meglio) ai prezzi (25 euro per un cavetto che in Cina verrà prodotto per pochi centesimi è da strozzini). L'atteggiamento giusto, anche in questo caso, dovrebbe essere l'Odio-Amore. Invece qualche settimana ho provato, anche un po' per stimolare la componente "Odio" che mi sembrava poco rappresentata, a postare su Facebook una serie di problemi oggettivi che si presentavano sull'iMac di mia figlia dopo l'installazione di El Capitan (non riusciva a caricare le foto dal suo iPhone) e, a parte l'incredibile solidarietà di molti amici che hanno tentato di aiutarmi, anche in quel caso ho assistito al prevalere di sentimenti unilaterali nei confronti di Apple (in alcuni di amore: "Marco, sei tu che non capisci il Mac, vecchio rudere utilizzatore di PC", "cerca di voler bene ai tuoi prodotti Apple" e odio: "Butta tutti i prodotti con la mela,... usa un PC, usa Linux, usa un telefono Android" e così via).

Beh, io non mi rassegno, continuerò a coltivare questi rapporti di Oidio-Amore nei confronti di Renzi, Apple, ma anche del calcio, di Facebook e di molte delle persone che conosco. Mi sembra l'unico atteggiamento ragionevole.