La possibilità di utilizzare Shazam, quell'app che ti dice quale canzone stai ascoltando (e non solo), è uno dei motivi che mi hanno spinto qualche anno fa all'acquisto di uno smartphone.
Non la uso spesso, ma ogni volta mi stupisco della sua genialità. E poi, in fondo, rispetto a tante altre app pressoché inutili, Shazam risponde a un'esigenza reale (adesso c'è anche la possibilità di lasciarla sempre accesa e di farle registrare tutto ciò che passa attorno a te: sarà utile per i rilevamenti radiofonici, ma già così la batteria mi dura un attimo e poi l'idea mi sembra un po' troppo invasiva).
Oggi, utilizzando Shazam su una canzone risultata poi essere Fazon di Jonathan Wilson, proposta da Radio2, vedi figura, ho scoperto, temo buon ultimo, che esiste una classifica sia per il 2013, che per il 2012, delle canzoni più "shazamate" del mondo (e di varie singole nazioni).
Chi "shazama" (da qui in poi smetto le virgolette, ormai ci conosciamo) un brano, ne è incuriosito: vuole saperne di più, forse anche comprare il brano online. La curiosità, in questo caso, non è equivalente al gradimento, ma ne è una parente molto prossima.
Si tratterebbe quindi di una classifica oggettiva, si potrebbe pensare, del gradimento di quel brano tra la popolazione mondiale, quantomeno della popolazione che utilizza gli smartphone.
Ma poi, pensandoci bene, occorre quantomeno tener conto che:
Ma poi, pensandoci bene, occorre quantomeno tener conto che:
1) potrebbero essere sovra-rappresentati i brani (e in parte anche gli interpreti) "sconosciuti" rispetto a quelli noti. Se so già chi è, e cosa canta, non shazamo. Quindi se una canzone diventa immediatamente popolare, magari con un paio di passaggi televisivi in programmi top al momento dell'uscita, sarà un po' meno shazamata (a parità di gradimento) di una canzone che arriva al top più lentamente.
2) e poi (a parità di gradimento) potrebbero essere più shazamati i brani proposti più frequentemente dalle stazioni radio e tv, rispetto a quelli meno programmati. Quindi per avere una misura oggettiva dell'incuriosimento/gradimento occorrerebbe calcolare la quantità di utilizzi di shazam per numero di passaggi radiotelevisivi (trascurando gli ascolti privati che pure potrebbero generare qualche raro utilizzo: di solito chi mette un cd sa cosa sta suonando e lo sa spiegare anche ai presenti). E volendo strafare bisognerebbe tenere conto anche dell'audience dei singoli programmi. Quindi una canzone che viene proposta una sola volta in un programma da un milione di ascoltatori se viene shazamata 10 volte, otterrà una Shazam-ratio di 1 utilizzo di shazam ogni 100.000 ascolti. Tanto per dire.
(Trascuro per un attimo che anche le radio che non annunciano e disannunciano i brani hanno più possibilità di generare shazamate di quelle che annunciano e disannunciano i brani).
(Trascuro per un attimo che anche le radio che non annunciano e disannunciano i brani hanno più possibilità di generare shazamate di quelle che annunciano e disannunciano i brani).
Si dirà che tutto questo è un gigantesco pippone mentale, ma spesso i ragionamenti portano a scoperte non banali, infatti cercando questi dati in rete, mi sono imbattuto in un report molto interessante che oltre a darci la classifica dei dieci brani più shazamati del 2013 (nel mondo è Blurred Lines di Robin Thicke, mentre in UK prevale Avicii con Wake Me Up, secondo nel mondo) ci fornisce un sacco di dati utili come, ad esempio, il fatto che in Italia solo il 44,1% di chi utilizza la rete ha comprato qualcosa online, mentre in Spagna questa percentuale è del 54.5%. E poi dici che siamo sempre in ritardo.
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