Sotto quella ufficiale indossava una maglietta speciale pensata apposta per l'esultanza. Aveva anche studiato, e concordato con i compagni, un'originalissima coreografia per il suo prossimo gol.
Ma non segnò più e nessuno vide mai né la maglietta né il balletto.
E, come lui, tanti in Serie A aspettano, aspettano...
venerdì 19 ottobre 2007
giovedì 11 ottobre 2007
L'astemio di Cana
Le Scritture non lo riportano, ma quel giorno, a Cana, tra gli invitati c'era anche un astemio, che ci rimase malissimo.
martedì 9 ottobre 2007
Liberismo, terzomondismo
Riflessioni a partire dall'articolo di Naomi Klein sull'ultimo numero dell'Espresso. Mettiamola in termini semplici e, spero, non troppo semplicistici.
Le teorie ultraliberiste ci spiegano in ultima analisi che perseguendo ognuno il proprio interesse individuale otteniamo, un po' magicamente, il bene comune. O perlomeno andiamo vicini, per quanto possibile per degli umani, al bene comune.
Le teorie terzomondiste ci spiegano invece che ogni qualvolta uno di noi nord-occidentali persegue con successo il proprio interesse, e quindi si arricchisce, c'è necessariamente qualcuno o qualcosa da qualche parte del mondo che sta peggio, che si impoverisce.
E' chiaro che non possono essere entrambe vere, ma mi sembra quasi solare che siano entrambe due semplificazioni eccessive, direi quasi criminali, e non solo per le ricadute pratiche che comportano.
ps: tra l'altro la teoria liberista ha come immediato corollario che se inseguire il proprio interesse ci avvicina al bene comune, non inseguirlo, o attuare comportamenti autodistruttivi, ha l'effetto di danneggiare il bene comune. Ma forse a un buon ultraliberista preme solo lasciare intendere: "fa' quello che vuoi, amico, e non sentirti in colpa".
Le teorie ultraliberiste ci spiegano in ultima analisi che perseguendo ognuno il proprio interesse individuale otteniamo, un po' magicamente, il bene comune. O perlomeno andiamo vicini, per quanto possibile per degli umani, al bene comune.
Le teorie terzomondiste ci spiegano invece che ogni qualvolta uno di noi nord-occidentali persegue con successo il proprio interesse, e quindi si arricchisce, c'è necessariamente qualcuno o qualcosa da qualche parte del mondo che sta peggio, che si impoverisce.
E' chiaro che non possono essere entrambe vere, ma mi sembra quasi solare che siano entrambe due semplificazioni eccessive, direi quasi criminali, e non solo per le ricadute pratiche che comportano.
ps: tra l'altro la teoria liberista ha come immediato corollario che se inseguire il proprio interesse ci avvicina al bene comune, non inseguirlo, o attuare comportamenti autodistruttivi, ha l'effetto di danneggiare il bene comune. Ma forse a un buon ultraliberista preme solo lasciare intendere: "fa' quello che vuoi, amico, e non sentirti in colpa".
sabato 6 ottobre 2007
Iscriviti a:
Post (Atom)