Essendo stato a Expo almeno una trentina di volte (in particolare ci ho lavorato dal 20 luglio al 6 agosto per Radio Rai, precisamente webradio 7 live) molti mi chiedono: Marco cosa mi consigli di vedere a Expo?
Cercando di essere più stringato possibile e tralasciando per oggi le aree corporate e quelle strettamente legate alla ristorazione (ce ne sono di interessanti) partiamo dalla considerazione che i padiglioni Expo nazionali sono in totale circa 120 (anche se le nazioni rappresentate sono un po' di più per via di alcuni accorpamenti).
A. I CLUSTER: Una sessantina abbondante di "padiglioni" (i più piccoli ad Expo) si trovano riuniti in nove aree tematiche: Riso; Cacao e Cioccolato; Caffè; Frutta e Legumi; Spezie; Bio-Mediterraneo; Isole; Mare e Cibo; Cereali e Tuberi; Zone Aride). Ad esempio nel cluster del Riso si troveranno i piccoli padiglioni di Bangladesh, Cambogia, Myanmar, Laos, Sierra Leone e un padiglione Basmati complessivo.
I piccoli padiglioni dei cluster possono lasciare a prima vista stupiti per un aspetto molto spartano: dall'esterno sembrano dei grossi cubi che all'interno sono quasi sempre strutturati in un unico stanzone, solitamente diviso in tre parti: A. una parte espositiva, B. una parte di mercatino e C. una cucina (a volta manca qualcuno di questi tre elementi) . Hanno un gestione tutto sommato "familiare" e, ad esempio, sono sempre gli ultimi ad aprire e i primi a chiudere. Eppure offrono, talvolta, un'esperienza umana incredibile. Sono i padiglioni in cui il personale è più caldo, amichevole e motivato (dipende molto da chi è di turno). Il cibo talvolta è delizioso e spesso a prezzi ragionevoli. Esperienze particolarmente gratificanti per me: Gambia (ottime le bevande al tamarindo, baobab e zenzero preparate da Maimuna al centro nella foto e da Tabara a destra), Laos (buona la frittella di riso a 3 euro), Togo, Uganda, Palestina, Afghanistan (davvero delizioso il kebab anche se presentato in piatto di plastica e a 12 euro), Bolivia (peccato che la Quinoa non sia in vendita) e sicuramente ne dimentico qualcuno. Moltissimi di loro offrono degli spuntini a base di carne cotta nella pasta una specie di raviolo (curioso come questa tipologia di preparazione vada dall'Uzbekistan (ottimi a 3 euro), ad alcuni paesi africani, fino all'Uruguay e al Cile - che però non sono nei cluster).
Perché visitare i piccoli padiglioni nei cluster? Per il personale, per il cibo spesso buono e tipico, perché non c'è mai coda!
B. I PADIGLIONI "MAGGIORI" AD ACCESSO LIBERO: Tolta la settantina scarsa di piccoli padiglioni raccolti nei cluster restano 52 padiglioni nazionali "maggiori" (spero di non avere sbagliato il conto): grandi, medi o piccoli. Alla maggior parte di loro si accede facilmente e liberamente, senza fare coda (o facendo code davvero minime). Questo per due motivi: non ci sono troppi visitatori, ma soprattutto l'esposizione "standard" non si basa su show o video che richiedono l'accesso di una parte del pubblico nello stesso momento (per vedere il show o video tutti assieme dall'inizio. Anche alcuni padiglioni grandi hanno fatto questa scelta come gli Stati Uniti ad esempio. Molti di questi padiglioni sono interessanti, ma non da urlo. Però si animano quando c'è un evento (spesso un'esibizione musicale). Tanto per dire il padiglione dell'Ungheria, che mi è sembrato piacevole, ma non brillantissimo a una prima visita, ha preso vita una seconda volta grazie a uno show di ballo e di violini tzigani. Tra questi padiglioni quelli più interessanti o affascinanti sono a mio avviso (grosso modo in quest'ordine): Austria (bella l'idea del bosco!), UK (ottimo il concept dell'alveare, specie in visione serale e il Pimm's), Azerbaigian, Francia (bellissimo l'orto e la parte in legno), Angola (bello il padiglione, ottimo ma un po' caro il ristorante), Spagna (buono ma un po' caro il ristorante con le tapas in particolare paella e crocchette di baccalà), Turchia, Russia (bella la terrazza con la prateria, ma non solo) Oman e Qatar. Discreti anche Nepal (importante la storia di solidarietà per permetterne l'apertura), Polonia (molti concerti di piano!), Israele, Argentina (mi parlano bene della carne del ristorante), Santa Sede (dipende da che dipinto espongono).
Attenzione: non li ho visitati tutti, potrei essermi dimenticato qualcosa.
Perché visitarli? Sono interessanti, spesso anche con buoni ristoranti, e soprattutto non hanno coda. da visitare nei momenti di massima folla (per evitare le code dei padiglioni del gruppo C).
Attenzione agli eventi che animano anche i padiglioni apparentemente "meno interessanti" (es. Irlanda, Belgio, Ungheria, Paesi Bassi). Del Belgio segnalo in particolare delle spettacolari costine di maiale: 5 costine a 9 euro.
C. I PADIGLIONI "MAGGIORI" CON CODA (O A RISCHIO CODA): Vuoi perché basati su show o filmati, vuoi perché molto gettonati, (spesso le due cose assieme) alcuni padiglioni hanno spesso la coda. Tra questi sicuramente le code più lunghe si trovano in Italia (che non ha lo show) e Giappone. Il Padiglione Italia l'ho visto due volte e la seconda volta mi è sembrato meno bello della prima. Forse essendo gli organizzatori si poteva fare di più. Il Giappone è interessante con uno show finale davvero kitsch. Altri padiglioni con potenziali grandi code sono Emirati Arabi (bella la scena della tempesta di sabbia nel film), Kazakistan (forse il migliore in assoluto: due ottimi video e diverse esperienze interessanti: particolare il sapore del Kumis col latte di cavalla e nel ristorante ottimi shashlik e pilav, inoltre belli gli show che allietano la coda). Pertanto io suggerisco a chi entra alle dieci di fiondarsi a mettersi in coda ad uno di questi quattro, specie Italia e Giappone, e poi pensare a vedere i padiglioni del gruppo B. Code medio-lunghe in Germania (non l'ho visto), Colombia (ottimi i video! e nel ristorante caffè e frullatoni). Code medie in: Corea (bello e tecnologico!) Malaysia, Thailanda (questi due non li ho ancora visti, ma me ne parlano bene: divertente l'animazione ballo nei weekend in Malaysia, questa l'ho vista!) e talvolta in Cile, Messico, Uruguay: questi tre sono piuttosto interessanti perché hanno filmati che rendono bene l'idea del paese: nel Messico anche materiale archeologico super. Il Brasile ha una passeggiata sulle reti davvero gettonatissima: è l'esperienza più forse più divertente a Expo, i primi giorni code lunghissime, piace molto alle scuole, ora meno, ma per me riprenderanno a settembre. Anche il padiglione non è male, non superlativo, con frullati buoni, ma in Colombia sono meglio e costano meno.
Un caso un po' a parte è la Cina che si colloca a metà tra i gruppi B e C: accedi liberamente, poi c'è un filmato che crea un po' di coda, ma si può anche saltare. Ci sono cose interessanti, ma forse la Cina poteva fare di meglio.
Ultimi suggerimenti: Momenti un po' più tranquilli, dove visitare i padiglioni "a rischio coda" sono subito all'ingresso alle 10, all'ora di pranzo, e anche 17-19 quando un po' di gente se ne è già andata e la massa delle 19 col biglietto a 5 euro deve ancora entrare (buon momento però anche per mangiare nei ristoranti più richiesti, verso le 18:30-19:10) che sono quelli etnici ma anche Identità golose (o il risotto di Oldani).
Aggiornamento 9 settembre: Negli ultimi giorni le code ai padiglioni di Italia e Giappone sono diventate lunghissime (record oltre le quattro ore). Inoltre è stata anticipata l'apertura alle 9 dall'ingresso di Roserio e anticipato anche l'ingresso a soli 5 euro: ora si entra già a 5 euro dalle 18. Quindi il suggerimento è il seguente: mettersi in coda alle 8.30 a Roserio, riuscendo a entrare alle 9, e fiondarsi immediatamente su uno di questi due padiglioni, risparmiandosi una delle due code infernali.
Da non perdere l'Albero della vita: ogni ora precisa (es, alle 15:00, alle 16:00 eccetera) si anima. Però lo spettacolo migliore è alla sera. Credo che alle 21:00 salti, per poi presentarsi in grande spolvero alle 21:30 o alle 22.30. Molto bello anche Padiglione Zero, ma essendo proprio all'ingresso potrebbe distrarre dall'attuare la tecnica di lanciarsi subito sui padiglioni affollati: tenetelo per un momento di grande folla.
Integrazioni e commenti sono molto benvenuti.
Ps: visto che iniziano a essere molti quelli che mi chiedono anche come arrivare a Expo (e siamo ormai a meno di 80 giorni dalla chiusura: ecco qua una serie di consigli.
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