martedì 3 gennaio 2017

New York City, alcuni film, i Buffalo Springfield, appunti disordinati del 3 gennaio

I luoghi del cinema (e della musica e della letteratura) mi ossessionano da anni, ma è evidente che i tour tematici con Ricky Russo a New York, hanno ulteriormente accentuato questa mia propensione.
Intanto è curioso che gli ultimi tre film che mi sia capitato di vedere al cinema, proprio a cavallo della nostra trasferta a New York per le elezioni presidenziali, siano tutti centrati proprio su New York: mi riferisco a Café Society, ma soprattutto a Sully e a Florence (questi ultimi peraltro ispirati a storie vere rispettivamente del 2009 e del 1944). Di Sully è abbastanza facile identificare il luogo principale: il fiume Hudson tra Manhattan e il New Jersey più o meno all'altezza della 50th Street, dove il coraggioso comandante  ha eseguito un ammaraggio praticamente perfetto, mentre per Florence i luoghi chiave sono la Carnegie Hall, sulla 7th Avenue, il Ritz Carlton Hotel, a 300 metri (o a due isolati di distanza), sulla 59th Street, di fianco al Plaza (dove inizia l'azione di Intrigo Internazionale) e infine il Seymour Hotel dove Florence Foster Jenkins abitava: al 44 della West 45th Street, come troviamo raccontato in un interessante sito di ricostruzioni newyorkesi (si trattava - ovviamente - di un lussuoso apartment hotel). Il tutto peraltro è stato ricostruito a Liverpool mentre a New York è stato girato ben poco (immagino che almeno l'esterno della Carnegie Hall sia quello giusto) come ci viene raccontato in un altro sfizioso pezzo sul sito turismo.it (il che toglie poco al gusto di andare a vedere dove abitava Florence, la prossima volta che torniamo a New York).
Tornando a casa dal cinema ieri sera, poi, su Sky ci siamo visti Joy, con Jennifer Lawrence e Robert De Niro. Qui New York non c'entra nulla, se non come luogo di nascita di De Niro e del regista David O. Russell, ma dalla colonna sonora a un certo punto si è alzata Expecting to Fly, una magica canzone di Neil Young, all'epoca membro dei Buffalo Springfield, che non ascoltavo da anni. 



Ho controllato in rete: la canzone faceva parte del secondo album (Buffalo Springfield Again) della band, la cui prima canzone, Mr. Soul, (un altro brano di Neil Young), è stata registrata il 9 gennaio 1967: ovvero cinquant'anni tra sei giorni. Occorrerà festeggiare. Ma intanto c'è da festeggiare già adesso perché oggi è il settantaduesimo compleanno di Stephen Stills, un altro leggendario membro dei Buffalo Springfield (poi con Neil Young ancora nei Crosby, Still, Nash & Young), autore della loro hit più celebre: For What It's Worth, dal primo album Buffalo Springfield, del 1966 (canzone ispirata peraltro a un episodio del 12 novembre 1966, per puro caso compleanno di Neil Young, e qui mi fermo con le coincidenze).  Buon anno a tutti.




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