martedì 31 luglio 2018

Cose così strane da non esistere proprio

Molte delle più celebrate trame di fantascienza (e dintorni) da E.T. a Stranger Things (nella foto) si basano su di un vecchio trucchetto da oratorio che a quanto pare funziona ancora: quello di inserire in un ambiente apparentemente normale un elemento sovrannaturale e poi di sfruttare la discrepanza tra i personaggi (del tutto razionali secondo ogni parametro civile, ma che nella trama fanno la figura degli scemi) che non conoscono l'origine sovrannaturale di ciò che sta accadendo e quelli (che nella trama appaiono molto più "furbi") che credono all'origine sovrannaturale dei fenomeni (o perché particolarmente creduloni o perché, nella trama, hanno assistito ad avvenimenti che nella realtà non possono esistere).

Ovviamente noi spettatori veniamo indotti a parteggiare per questi ultimi, ma è come se, in una partita con le carte truccate, fossimo indotti a fare il tifo per chi conosce perfettamente come sono stati tolti i fanti e raddoppiati gli assi nel mazzo.


Io non ho nulla contro la fiction che narra eventi di fantasia, ma plausibili, in un ambiente simile a quello della realtà, come, (per citarne due totalmente a caso in una massa sterminata di trame) La coscienza di Zeno o Io e Annie e nemmeno contro il caso totalmente opposto, quello di trame completamente fantastiche che si svolgono in un ambiente totalmente inventato le cui regole ci si chiariscono man mano come Biancaneve e i sette nani o Star Wars. Quello che mi sembra alla fin fine un espediente misero, ma - ahimè - perfettamente funzionante, è quello di fare la via di mezzo: 1) inserire un elemento fantastico in un ambiente simile quello della realtà e poi, ed è soprattutto è questo che mi dà fastidio, 2) di giocarsi tutta l'energia narrativa derivante da una sorta di sfida concettuale tra le persone "normali" che non credono alla puttanata deliberatamente inventata dagli autori (es. un extraterrestre che vuole tornare a casa, oppure il demorgorgon che vive nell'upside down) e i personaggi "fighi" che invece abboccano a questa invenzione (e grazie al cazzo che ci credono, sono stati inventati dagli stessi autori della puttanata).

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