mercoledì 11 febbraio 2009

Butta giù un asso!

La mia ipotesi sulla rumba presa ieri dal Brasile è brutalmente questa: i nostri assi sono finiti. Non abbiamo più campioni.
Gli undici titolari della nazionale italiana campione del mondo 2006 erano tutti signori sulla trentina: il più anziano, Marco Materazzi, non aveva ancora compiuto 33 anni, il più giovane, Andrea Pirlo, ne aveva già compiuti 27. Tutta gente nata tra la seconda metà del 1973 e la prima del 1979. Un periodo d'oro per gli azzurri: Buffon, Cannavaro, Totti, Del Piero, Pirlo, Nesta, Inzaghi, Materazzi, Gattuso, Toni, Zambrotta sono nati tutti in quegli anni.
La vena si va asciugando fino al 1982, anno comunque di Cassano, Gilardino, Borriello, con un ultimo guizzo nel 1983 (Daniele De Rossi). Dopodiché iniziano gli anni bui (o semibui) dove forse l'unico giocatore per cui una grandissima squadra potrebbe fare un'offerta è Giuseppe Rossi (1987). Anni tanto bui che anche moltissimi dei nomi successivamente inseriti da Donadoni e poi di nuovo da Lippi dopo il mondiale sono ancora frutti della leva precedente (1973-1983): Di Natale (1977), Quagliarella (1983), Dossena (1981), Legrottaglie (1976), Pepe (1983), Bonera (1981), Gamberini (1981).
Possibile che i cinque anni dal 1984 al 1988, tolto Giuseppe Rossi, ci abbiano dato solo Chiellini (1984) Aquilani (1984) e Montolivo (1985)? Sì del 1987 abbiamo in prospettiva, forse, Giovinco (che però ancora fa la riserva nella Juventus) e Acquafresca (ancora in prestito al Cagliari) che sono altri due 1987. Vogliamo metterci anche Criscito (1984)? Comunque poca roba.
Ci aspetteranno cinque-sei anni bui, salvo raccordare gli elementi più giovani della generazione precedente con i nuovi che stanno emergendo: tipo Ariaudo 1989, Balotelli 1990, Santon 1991 (forse ancora giovani ma, per dire, Bergomi ha vinto un mondiale a 18 anni e mezzo).
Insomma per fare anche solo benino ai mondiali del 2010, ci sarà da Sudafrica.