venerdì 25 aprile 2008

Mancini sì, Mancini no

Sul Mancio sono molto combattuto. Scommetterei fino a 50 euro, non di più, che a fine stagione se ne andrà. Ok se la quota è buona, posso arrivare a 100.
Ma sono combattuto su cosa volere, se sperare che resti o che se ne vada.
Fattori pro:
1) Intanto sono felice che abbia avuto tempo a disposizione per lavorare (per me all'Inter dovrebbe essere vietato allontanare allenatori prima della fine della terza stagione, a meno che non si prenda un esordiente assoluto, ma dovrebbe essere vietato anche questo). Un nuovo arrivo costringerebbe a ripartire da zero;
2) Mi piace il fatto che in nove partite su dieci l'Inter del Mancio tenda a imporre il proprio gioco piuttosto che subirlo;
3) (legato al precedente) Mi piace anche che la squadra (almeno in Italia) abbia perso un po' di paura e acquisito un po' di personalità;
4) Ha qualche idea originale (specie nei cambi, più che nelle formazioni di partenza);
5) Non ha avuto paura di lanciare qualche giovane (vedi Supermario) anche in partite importanti;
6) Ha un modo originale di essere antipatico: cioè dice sempre sempre quello che pensa, è poco diplomatico;
7) Non guarda in faccia al blasone se deve sostituire qualcuno;
Fattori contro:
1) Sembra avere un buon rapporto con pochi giocatori, il che non necessariamente è un difetto visto che molti di loro sono abbastanza viziati, ma forse lui tende a prendere i suoi ragazzi troppo di punta;
2) A volte insiste troppo con alcuni giocatori palesemente fuori forma (Stankovic ad esempio);
3) Non sembra riuscire a motivare e preparare a sufficienza la squadra nelle partite importanti di Champions League;
4) Per quanto abbia un modo originale e franco di essere antipatico, resta comunque antipatico.

mercoledì 23 aprile 2008

Non si può

Da www.corriere.it:
"Berlusconi: «Serve un Campionato solo tra le Grandi»
«Quando si attrezza una squadra che costa tanto non si può andare a giocare in provincia»...
e perdere!

Ecco alcune perle di quest'anno:
Siena Milan 1-1
Milan Parma 1-1
Palermo Milan 2-1
Milan Catania 1-1
Milan Empoli 0-1
Milan Torino 0-0
Atalanta Milan 2-1
Milan Livorno 1-1
Parma Milan 0-0
Catania Milan 1-1
Milan Atalanta 1-2

venerdì 18 aprile 2008

La sinistra, la destra.

Prima delle elezioni giravano in rete, come già nel 2006, diverse applicazioni che ti chiedevano di rispondere ad alcune domande e poi, in base alle risposte, ti indicavano quale dei partiti in lizza era più in sintonia con le tue idee. Una, in particolare, ti portava misteriosamente sempre verso l'Italia dei Valori. Ne avevamo fatta una scherzosa anche noi a Caterpillar nel 2006 per scegliere il candidato della Sinistra a Palazzo Marino.
Incidentalemente ce n'è una anche abbastanza simile per scegliere la razza canina più adatta alle tue esigenze. Questa, a parte il fatto che è in inglese, è ben congegnata perché per ognuna delle tredici domande (es. "Di quale taglia deve essere il tuo cane?") ti chiede anche di indicare, oltre alla risposta, quanto per te quella domanda sia rilevante per la scelta del cane. Es. lo voglio grande, ma non è molto importante, oppure: lo voglio molto piccolo ed è estremamente importante che sia così.
Mi domandavo però se ci fossero delle domande, al di là delle singole elezioni, per decidere "in assoluto" se si è di sinistra o di destra.
E ripensando alla polemica di qualche anno fa sulla tassa di successione penso che una domanda in merito sia sufficientemente discriminante.
In pratica: se muore un signore che ha un milione di euro sul conto corrente, quanti pensi sia giusto darne agli eredi e quanti secondo te devono andare in tassa di successione?
(Per la purezza dell'indagine dobbiamo assumere la condizione - abbastanza irreale - che la parte tassata non venga in alcun modo sprecata - o peggio - ma messa interamente a frutto per la comunità).
Tu come ripartiresti il milione di euro tra eredi e fiscalità generale?
Poi cercheremo altre domande...

martedì 15 aprile 2008

Elezioni 2008

Poi ci diranno, come già iniziava a spiegare ieri sera Mieli, che il PD ha recuperato a sinistra, ma perso verso l'UDC, che a sua volta ha perso verso la PDL, e tutti quanti verso la Lega. L'analisi dei flussi elettorali farà il suo corso. Ma intanto, in tutta questa rivoluzione (restaurazione) il dato incredibile è che i due principali partiti PDL e PD hanno preso esattamente i voti che ci si poteva aspettare contando da ragioniere i voti del 2006. Vediamo:
Il PD alla Camera (escluso Val d'Aosta ed Estero) ha fatto 33,174%, in pratica ha preso solamente i voti delle due macrocomponenti che l'hanno costituito cioè: 1) tutto il 31,271% che aveva l'Ulivo nel 2006 e 2) circa 3/4 dei voti della Rosa nel Pugno (la quale nel 2006 aveva il 2,596%). In soldoni i Radicali, confluendo, hanno portato in dote al PD un 73,3% dei propri voti 2006 (un 1,903% in termini assoluti, il che ci sta visto che i Radicali, anche analizzando le elezioni immediatamente precedenti pesavano più dei Socialisti nella Rosa nel Pugno). Nient'altro. Diciamo che tutto il guadagno del PD è stato di non aver subito perdite per le defezioni della Sinistra Democratica (Mussi, Salvi, Spini, che poi è passato con i Socialisti ecc.), cioè davvero poco.
La PDL, con il suo 37,388% si è fatta un'inezia meno della somma delle percentuali 2006 dei 5 partiti che l'hanno formata. Cioè, facendo i conti della serva, si è incamerata i voti 2006 di 1) Forza Italia (23,717%), 2) AN (12,337%) 3) poi lo 0,873% del Partito dei Pensionati (che nel 2006 era alleato nell'Unione). E con questi 3 siamo al 36,972%. Poi dobbiamo tener conto di 4) DC-Nuovo PSI che nel 2006 aveva lo 0,784% e si è spaccata in due: DCA (Rotondi) nella PDL, Nuovo PSI (De Michelis) coi Socialisti, quindi ne diamo, semplificando al massimo, una metà alla PDL (cioè lo 0,392%). 5) Infine dovremmo attribuire alla PDL l'aspettativa di un terzo dei voti 2006 di Alternativa Sociale che si è spaccata addirittura in 3: Azione Sociale (Mussolini) nel 2008 con la PDL, il Fronte Sociale Nazionale (Tilgher) nel 2008 indica La Destra e Forza Nuova (Fiore) che nel 2008 ha corso da sola. Alternativa Sociale aveva lo 0,669%, se la Mussolini avesse portato, semplificando, il suo terzo (0,223%) in dote alla PDL, arriveremmo a un totale di 37,542% che è il calcolo grezzissimo della dote 2006 dei partiti che compongono la PDL (anche se, volendo essere pignoli, per Rotondi possiamo aspettarci che abbia portato in dote più della metà della DC-Nuovo PSI e per la Mussolini più di un terzo di Alternativa Sociale, visto che erano i leader di quei partiti, poi scissi). La PDL ha fatto lo 0,136% meno della dote supergrezza dei cinque partiti che la compongono, circa 40.000 voti. Possiamo tranquillamente ipotizzarli dei fan di Adornato, confluito nell'UDC per fare tornare i conti alla virgola e i giochi sono fatti.
Quindi non una gran performance per i due partiti maggiori presi in sé. Che però godono, più la PDL in verità, del grande successo degli alleati: cioè rispettivamente il trionfo della Lega-MPA +4,843% (più che raddoppiata rispetto al 2006 la somma dei due partiti) e il buon risultato dell'IDV (+2,073, quasi raddoppiata).
Riepilogando: scoppia il finimondo ma... 1) I partiti principali restano fermi 2) I loro alleati raddoppiano 3) I non alleati spariscono (o quasi).

lunedì 7 aprile 2008

mercoledì 2 aprile 2008

La musica che mi ha girato attorno

Nella musica sono stato quasi sempre un monomaniaco. All'asilo ascoltavo Adriano Celentano: "Il ragazzo della via Gluck" e "Azzurro" erano le mie preferite. Cantavo "Azzurro" a squarciagola con due amichetti nel grande salone dell'Asilo comunale di Via Feltre, mentre ci dividevamo i ruoli dei piloti dell'Apollo 8: non ricordo se io ero Borman o Lowell. Tra le canzoni di Celentano mi piaceva molto anche "Storia d'amore" che, se non ricordo male, uscì poco dopo.
Poi attorno ai (miei) sei-sette anni scoppiò il fenomeno Lucio Battisti. La prima immagine televisiva che ho di lui risale a un capodanno, credo quello del 1969, con "Acqua Azzurra, Acqua Chiara". Mi piaceva molto, ma mi vergognavo di confessarlo a mia madre. Percepivo che forse, essendo Battisti un capellone, era meglio continuare a dire che il mio cantante preferito era Adriano Celentano. Però tornando a casa da scuola verso l'una, il venerdì pomeriggio io e il mio amico Roberto, vicino di casa di due anni più grande, ripetevamo, da un balcone all'altro del quarto piano, i successi della "Hit parade" di Lelio Luttazzi, dove le canzoni di Battisti impazzavano. In particolare mi piacevano molto "I giardini di Marzo" e "La collina dei ciliegi" (anche se una volta sentii canticchiare all'oratorio un ragazzo che ne storpiava le parole in: "se segui la mia mente, se segui la mia mente, diventerai ben presto un grande deficiente" e di questa eco mentale non mi liberai più...). Mi piaceva un po' meno "Il mio canto libero" e non stravedevo per "La canzone del sole". Ricordo che quando poi, nel 1976, uscì "Ancora tu", con gli arrangiamenti disco e la voce accattivante, per diverse settimane non capii che era ancora Lucio Battisti a cantarla.
Grandissima impressione mi fecero, sempre a Hit Parade, "Crocodile Rock" di Elton John (1973) e "Satisfaction" che però, nel 1974, veniva proposta dai Tritons (una costola dei New Trolls)! ma io mica lo sapevo che era una cover. Non avevo un fratello maggiore a spiegarmelo...
Questa era ad esempio la hit parade del 27 gennaio 1974 quando io avevo quasi 11 anni, aggiungo i voti che, probabilmente, avrei dato all'epoca:
1. La collina dei ciliegi (Lucio Battisti) Numero Uno, voto: 9
2. E poi (Mina) PDU, voto: 5 (all'epoca Mina non mi piaceva, preferivo la Vanoni!)
3. Infiniti noi (I Pooh) CBS voto: 9
4. Angie (The Rolling Stones) Rolling Stones voto: 9
5. Alle porte del sole (Gigliola Cinquetti) CGD voto: 3 (cambiavo canale)
6. Anna da dimenticare (I nuovi angeli) Polydor voto: 8
7. I can't get no SATISFACTION (Tritons) International voto: 9
8. Ruota libera (Mita Medici) CGD voto: non me la ricordo ma mi piacerebbe risentirla!
9. Mi...ti...amo (Marcella) CGD come sopra, ma non vorrei risentirla
10. E mi manchi tanto (Alunni del sole): voto: 6,5
In effetti attorno al 1974, scuole medie, ci fu una mezza sbandata per i Pooh. "Io e te per altri giorni", "Infiniti noi". La svolta "romantica" si allargò a "Margherita" di Cocciante, ma tutto sommato durò poco. Si innestò su questa la comparsa di Francesco De Gregori ("Rimmel su tutti"), dei cantautori in genere e della musica "Folk " (Dylan, Leonard Cohen, ecc.).
In terza media o prima liceo vera folgorazione per "Hurricane" di Bob Dylan, che fu il primo 45 giri che comprai con i miei soldi e per i Pink Floyd. Ma mentre "Hurricane" mi colpì spontaneamente al primo ascolto, i Pink Floyd cercai inizialmente di farmeli piacere perché erano di moda. "Animals" che fu il primo 33 giri che comprai con i miei soldi, non era un granché, ma allora non lo avrei ammesso neanche sotto tortura. Molto meglio "Atom Heart Mother" che scoprii dopo. Ma già nel 1978 il gradino più alto nel mio cuore venne preso da Neil Young (ovviamente recuperai i vecchi dischi e iniziai a suonare, sempre male, la chitarra) che rimase lì per diversi anni, nonostante alcuni dischi francamente inascoltabili.
Dopo alcuni attacchi di Bruce Springsteen e degli U2, fu solo con la scoperta degli Smiths nel 1985 che il mio orecchio capì di avere trovato nuovi padroni.
Mi accorgo di aver lasciato fuori i Beatles, Bowie e tutto quello che è seguito gli anni '80 (magari ne parlo un'altra volta). Ma nonostante tutto non credo ci sia stato un momento in cui alla domanda: qual è il tuo cantante/gruppo preferito io avrei risposto: i Beatles anche se, ovviamente, sono stati i più grandi di tutti.