Poi ci diranno, come già iniziava a spiegare ieri sera Mieli, che il PD ha recuperato a sinistra, ma perso verso l'UDC, che a sua volta ha perso verso la PDL, e tutti quanti verso la Lega. L'analisi dei flussi elettorali farà il suo corso. Ma intanto, in tutta questa rivoluzione (restaurazione) il dato incredibile è che i due principali partiti PDL e PD hanno preso esattamente i voti che ci si poteva aspettare contando da ragioniere i voti del 2006. Vediamo:
Il PD alla Camera (escluso Val d'Aosta ed Estero) ha fatto 33,174%, in pratica ha preso solamente i voti delle due macrocomponenti che l'hanno costituito cioè: 1) tutto il 31,271% che aveva l'Ulivo nel 2006 e 2) circa 3/4 dei voti della Rosa nel Pugno (la quale nel 2006 aveva il 2,596%). In soldoni i Radicali, confluendo, hanno portato in dote al PD un 73,3% dei propri voti 2006 (un 1,903% in termini assoluti, il che ci sta visto che i Radicali, anche analizzando le elezioni immediatamente precedenti pesavano più dei Socialisti nella Rosa nel Pugno). Nient'altro. Diciamo che tutto il guadagno del PD è stato di non aver subito perdite per le defezioni della Sinistra Democratica (Mussi, Salvi, Spini, che poi è passato con i Socialisti ecc.), cioè davvero poco.
La PDL, con il suo 37,388% si è fatta un'inezia meno della somma delle percentuali 2006 dei 5 partiti che l'hanno formata. Cioè, facendo i conti della serva, si è incamerata i voti 2006 di 1) Forza Italia (23,717%), 2) AN (12,337%) 3) poi lo 0,873% del Partito dei Pensionati (che nel 2006 era alleato nell'Unione). E con questi 3 siamo al 36,972%. Poi dobbiamo tener conto di 4) DC-Nuovo PSI che nel 2006 aveva lo 0,784% e si è spaccata in due: DCA (Rotondi) nella PDL, Nuovo PSI (De Michelis) coi Socialisti, quindi ne diamo, semplificando al massimo, una metà alla PDL (cioè lo 0,392%). 5) Infine dovremmo attribuire alla PDL l'aspettativa di un terzo dei voti 2006 di Alternativa Sociale che si è spaccata addirittura in 3: Azione Sociale (Mussolini) nel 2008 con la PDL, il Fronte Sociale Nazionale (Tilgher) nel 2008 indica La Destra e Forza Nuova (Fiore) che nel 2008 ha corso da sola. Alternativa Sociale aveva lo 0,669%, se la Mussolini avesse portato, semplificando, il suo terzo (0,223%) in dote alla PDL, arriveremmo a un totale di 37,542% che è il calcolo grezzissimo della dote 2006 dei partiti che compongono la PDL (anche se, volendo essere pignoli, per Rotondi possiamo aspettarci che abbia portato in dote più della metà della DC-Nuovo PSI e per la Mussolini più di un terzo di Alternativa Sociale, visto che erano i leader di quei partiti, poi scissi). La PDL ha fatto lo 0,136% meno della dote supergrezza dei cinque partiti che la compongono, circa 40.000 voti. Possiamo tranquillamente ipotizzarli dei fan di Adornato, confluito nell'UDC per fare tornare i conti alla virgola e i giochi sono fatti.
Quindi non una gran performance per i due partiti maggiori presi in sé. Che però godono, più la PDL in verità, del grande successo degli alleati: cioè rispettivamente il trionfo della Lega-MPA +4,843% (più che raddoppiata rispetto al 2006 la somma dei due partiti) e il buon risultato dell'IDV (+2,073, quasi raddoppiata).
Riepilogando: scoppia il finimondo ma... 1) I partiti principali restano fermi 2) I loro alleati raddoppiano 3) I non alleati spariscono (o quasi).
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