lunedì 11 luglio 2016

Ha vinto come l'Éder

Il gol che ha permesso al Portogallo di laurearsi campione d'Europa contro la Francia, ha una genesi particolare. Tutto succede in tre minuti in cui si gioca pochissimo, ma in cui compaiono diversi elementi ricorrenti: punizioni dubbie, perdite di tempo e rimesse laterali eseguite male.

Siamo all'inizio secondo tempo supplementare, sul risultato di 0-0, al minuto 106:24. Anzi, no: possiamo partire da un poco più indietro: da quanto il gioco riprende per l'ultimo tempo supplementare, ovvero a 105:00.

Il Portogallo batte a centrocampo: un paio di retropassaggi, un lancio lungo, una respinta di testa della difesa francese, su cui - sulla destra del centrocampo portoghese - arriva prima il portoghese Moutinho. Sopraggiunge Matuidi, scomposto e un po' in ritardo, e a 105:13 commette fallo sull'avversario (anche se dalle immagini e dai replay non è chiaro se e come lo tocchi).

Passano 42 secondi di gioco fermo e a 105:55 João Mário batte la punizione: la palla da lontano arriva nell'area francese, la attraversa con una parabola arcuata finendo poi in fallo laterale vicino alla bandierina di sinistra (per chi attacca) senza essere toccata da nessuno (106:01).

Dopo lunga esitazione (23 secondi per una rimessa laterale!) Sagna rimette in campo la palla (106:24) che viene subito colpita di testa da Guerreiro e poi portata avanti al volo da Moutinho verso Éder che si trova al limite dell'area, ben marcato da Koscielny. La palla a 106:28 schizza su una mano, l'arbitro Clattenburg equivoca, pensando sia quella del francese, che viene ammonito, invece la mano era proprio quella di Éder (106:30).

A 107:23 la punizione viene battuta da Guerreiro, che tira molto bene, supera la barriera e colpisce la traversa (107:24): i francesi prima di testa e poi di piede cercano di ripartire in contrattacco, ma lo stesso Guerreiro interrompe la trama mettendo la palla in fallo laterale a 107:31.

La rimessa laterale, da posizione analoga a quella di 90 secondi prima, viene eseguita ancora da Sagna a 107:53. E qui c'è un piccolo mistero: la palla sembra seguire la linea laterale e poi uscire un po' più avanti (cioè più vicina al centrocampo) senza essere toccata da nessuno (107:55). L'arbitro però, invece di assegnare la rimessa al Portogallo oppure di far ripetere la rimessa in gioco dal punto originale, assegna (non si capisce come mai) una nuova rimessa laterale ai Bleus dal nuovo punto di uscita del pallone.

A 108:08 la palla si stacca dalle mani di Sagna. Tra meno di venti secondi la stessa palla sarà nella rete francese, ma l'esterno difensivo è ancora ignaro dell'imminente sciagura. La sfera finisce sui piedi di Moutinho (108:11) che la controlla male, respingendo un po' a campanile, ma poi il portoghese va, rapidamente e vigorosamente a contenderla in mezzo a Griezmann e Gignac, forse anche a gamba alta. In qualche modo Moutinho ha la meglio e riesce a passarla poco più indietro a Carvalho (108:15) che verticalizza verso Quaresma: da quest'ultimo la palla torna di prima a Moutinho (108:17) che si trova a metà strada tra i due compagni, ma vede un po' più avanti (a 10 metri dall'area) Éder che si strattona con Koscielny, dando le spalle alla porta, e lo serve. Nel duello ha la meglio il portoghese che si distanzia dal difensore, si accentra portandosi quasi sulla verticale del dischetto del rigore e poi, a circa 24-25 metri dalla porta, lascia partire un destro (108:21) che si infila alla destra (sinistra per chi lo guarda) di Loris (108:22).

Sono passati 3:22 dall'inizio del secondo tempo e si è giocato solo per 49 secondi (meno del 25% del tempo totale).

In due casi le rimesse laterali eseguite da Sagna, creano pericoli per la sua stessa squadra. prima ne nasce una punizione (sia pure inventata) che finisce sulla traversa e in seguito la rete decisiva. Resta poi il mistero della seconda rimessa laterale (delle tre) di cui non è chiaro il motivo della "ripetizione" (ammesso che lo sia stata, una ripetizione). In ogni caso, complimenti al Portogallo.