lunedì 22 dicembre 2008

La mia carta NON è differente

1. Qualche giorno fa tento di pagare un "mancato pedaggio" sul sito di Autostrade per l'Italia. Perché "mancato pedaggio"? Perché per abitudine ero passato dalla porta del telepass con una macchina presa a nolo durante la maratona per la web-tv di telethon, ma ovviamente la macchina presa a nolo non aveva il telepass. Decido di pagare con la mia American Express, ma il sito di Autostrade non l'accetta, mannaggia. Allora ne provo un'altra, ma questa seconda, una Cartimpronta (circuito Mastercard) rilasciata da BPM, si rifiuta di transare: dopo aver compilato tutti i dati e dato invio mi viene chiesto di registrare la carta altrimenti ciccia. Non ricordo le parole esatte ma compare una schermata tipo "per la tua sicurezza da questo momento non ti permettiamo più di fare acquisti online se non registri la tua carta".
2. Sul sito di Cartimpronta scopro che per registrare la carta online occorre il "codice posizione" che ovviamente non so dov'è, ma dopo qualche giorno vado a farmelo dare in banca. Penso: "è fatta".
3. Oggi finalmente, conscio del mio "codice posizione", registro la mia carta di credito: scelgo utente, password, poi mi collego al sito e navigo tra le meraviglie della mia carta di credito, scelgo un ulteriore codice operativo (con il quale posso cambiare la email dove inviarmi le comunicazioni) e soprattutto scelgo una terza password sicurissima per "gli acquisti online". A questo punto posso passare trionfalmente a pagare il "mancato pedaggio" sul sito di Autostrade.
4. Sul sito di Autostrade immetto tutti i dati, mancato pedaggio, numero di carta di credito, ma la funzione "non è momentaneamente disponibile". Al sesto tentativo ci siamo: posso immettere finalmente la nuova sicurissima password per gli acquisti online, ma all'ultimo clic schermata analoga a quella di qualche giorno fa: la registrazione non è andata a buon fine.
5. Cerco su google il numero dell'assistenza Cartimpronta: 0432-744212. Chiamo e un gentile operatore mi spiega che la transazione è stata da loro autorizzata, e quindi è tutto ok. Lui non sa perché la schermata abbia detto picche, ma non devo preoccuparmi, dovrei aver pagato il pedaggio.
6. Metto giù tranquillo, però verifico sul sito le ultime operazioni della mia carta (la registrazione ti dà anche questo vantaggio) ma il pagamento non risulta, ahia!
7. Richiamo l'assistenza, una gentile operatrice precisa che sì loro hanno dato autorizzazione, ma non è detto che dall'altra parte (dalla parte Autostrade) sia tutto a posto e comunque non ho fatto il numero giusto: 0432-744212 è il numero per la Carta "World", la mia non lo è, e quindi devo chiamare lo 0432-744254.
8. Io nel dubbio, e con enorme sprezzo del pericolo, decido di aspettare a chiamare l'assistenza e riprovo a ripagare, confidando nel fatto che Autostrade non prenda due volte gli stessi soldi per lo stesso mancato pedaggio. E in effetti questa volta va un po' meglio: una volta immessa la password di sicurezza "per gli acquisti online" compare sì ancora la scritta della mancata registrazione, ma perlomeno ottengo dal sito di Autostrade una trionfante conferma che stavolta è tutto a posto, ho pagato e posso stampare la ricevuta del pagamento.
9. Tutto a posto? Sì e no. Perché mai continua a comparire il messaggio che "la registrazione non è andata a buon fine"? Decido di parlarne con gli amici di Cartimpronta... e qui si ride. Attenti, amici.
10. Al numero 0432-744254 non trovo i cortesi operatori dello 0432-744212, ma un risponditore automatico che con gelida voce femminile mi chiede in sequenza:
A. Di digitare o pronunciare il numero della mia carta. Eseguo.
B. Di immettere il mio codice d'accesso (Cosa? Che sia una delle tre password che ho impostato al punto 3 quando mi sono registrato? No, perché sono tutte fatte da lettere e numeri tranne il "codice operativo", ci penso...). Il risponditore viene in mio soccorso: se non si conosce il codice d'accesso si può dire "altro". Dico: "altro".
C. A questo punto mi viene chiesto se ho il Codice Posizione. Ce l'ho, urrà, me lo sono fatto dare qualche giorno fa, al punto 2), devo dire sì o no. Dico: "sì"!
D. Allora mi viene chiesto di dirlo, questo codice posizione: lo dico.
E. Non ancora pago il risponditore mi chiede di immettere il codice di sicurezza ovvero le ultime tre cifre sul retro della carta. Eseguo.
Penso: è finita, finalmente posso parlare con un gentile operatore e lamentarmi del fatto di ottenere il fastidioso messaggio che la registrazione non è andata a buon fine, invece no. La gelida voce del risponditore automatico mi dice: "coi dati che ci ha fornito non è stato possibile identificarla, se non dispone del codice d'accesso richiami il servizio clienti dicendo 'altro' dopo aver immesso il numero dalla sua carta di credito".
Ma è quello che ho fatto, stronza!
La stronza mi ricorda che il servizio è dedicato ai clienti Cartimpronta.
Ma io lo sono, doppiamente stronza.
Ripeto la procedura una prima volta provando, in alternativa, al punto B, di immettere il mio "codice operativo", ma ottengo lo stesso esito.
Poi riprovo una terza volta, dicendo ancora "altro" al punto B. Nada de nada.
Insomma: se non ho il codice devo dire "altro" per ottenerne uno, ma se dico "altro" non mi riconoscono.
11. Chiamo il numero verde della BPM, ma ovviamente le carte di credito non rientrano nella loro giurisdizione (anche se l'hanno rilasciata ora). La gentile operatrice mi rimanda al sito www.bpmcarte.it. dove l'unico modo per poter interagire con qualche altra forma di supporto che non sia quel loop infernale dello 0432-744254 consiste nel cliccare su un link e mandare una segnalazione, lasciando la mia "email".
12. Eseguo: nel messaggio descrivo il loop del punto 10 e attendo. Per oggi basta così, poi vedremo. Nel caso, al prossimo messaggio, gli mando il link di questo blog.

Aggiornamento del 24 dicembre: sono andato in banca e ho riprovato la procedura con una simpatica funzionaria. L'unica differenza: invece di leggere i numeri dei vari codici ad alta voce li abbiamo digitati dalla tastiera e così dopo aver immesso il codice di sicurezza della carta al posto di rimandarmi al punto di partenza il risponditore mi ha fatto impostare il mio numero di sicurezza. Brava la funzionaria del BPM, (tra l'altro la stessa che qualche giorno fa mi ha richiesto un duplicato della stessa carta di credito che oggi, tornando a casa, il postino mi ha consegnato: velocissimi).
Finalmente adesso potrò chiamare il supporto e spiegare il problemino del falso messaggio.
L'ipotesi è che io ieri non "recitassi" correttamente i numeri della carta e dei codici. Resta da capire però perché il risponditore automatico non faceva come milioni di altri risponditori analoghi, chiedendo: "Il numero da lei pronunciato è 5 4 4 1 ecc.?"

1 commento:

Anonimo ha detto...
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