mercoledì 19 marzo 2008

Patria

Quando lavoravo per la IBM mi è capitato di collaborare con colleghi inglesi, venezuelani, turchi, americani, giapponesi, israeliani, argentini. E più di una volta mi è capitato di pensare che se fosse scoppiata una guerra magari ci saremmo potuti trovare su due lati opposti, come ad esempio era capitato a inglesi e argentini nel 1982, e magari, in quel caso, io avrei dovuto sparare a un mio collega, con cui condividevo molte cose, e combattare al fianco, che so, di un affiliato di Cosa Nostra, da cui invece mi divide tutto (almeno spero).
Davanti a semplici considerazioni come queste il concetto di "Patria" vacilla, almeno dentro di me. E non cito i casi più estremi in cui il potere nel tuo paese viene preso da forze lontanissime dalla tua sensibilità. Non è questione di rileggere l'internazionalismo alla luce dell'organizzazione delle risorse umane nelle multinazionali, ma mi piacerebbe tanto sentire qualcuno che ancora crede nella utilità del concetto di Patria, come si regolerebbe in casi come questo.
Cosa mi rappresenta la Patria? Perché dovrebbe rassicurarmi il TG quando mi segnala "nessun italiano tra le vittime" se metà dei miei amici sono stranieri o vivono all'estero? Non è che Patria è un concetto che mantiene un senso ormai soltanto per chi viaggia poco?
No, forse c'è davvero qualcosa che ci unisce, che ci accomuna: cioè che paghiamo le tasse allo stesso ufficio delle entrate.
E quelli che hanno il conto a Montecarlo o a Vaduz?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non facciamo che dividere, catalogare, riporre in spazi ben separati, ognuno con la sua bella targhetta, bandiera, colore.
Ahimè
Faith

Anonimo ha detto...

PATRIA:quando feci i 3giorni per il militare mi diedero un libretto.lo lessi attentamente.terminava con un invito dell'allora Ministro della Difesa,Cesare Previti,a provare orgoglio nel servire la Patria...feci subito domanda per diventare obiettore.cosa c'è d'orgoglioso nella nostra Patria?gli ultimi ragazzi che han provato Orgoglio e Senso d'appartenenza alla PATRIA han combattuto piu di 60 anni fa per liberare la Patria.i loro valori son stati traditi.chi di noi andrebbe a difendere la patria??? perchè le vittime italiane in Iraq e Afghanistan vengono definiti "servitori della patria"???vuoi servire la Patria?fallo a casa tua,non andare a invadere un paese che fino al giorno prima non sapevi nemmeno dove fosse.l'unico attaccamento che noi dimostriamo verso il nostro paese è quando vinciamo un mondiale o una medaglia olimpica.quando invece Dario Fo vince un Nobel a molti dà fastidio per mere motivazioni politiche. e il 13 e 14 aprile ,ahimè, dovrò vergognarmi,ancora una volta, d'appartenere a questa PATRIA.scusate rischio d'andare fuori tema... torna sotto le coperte e mi bombo di tachipirina...mannaggia volevo festeggiare la Festa del Papà col mio bimbo...

Franti ha detto...

E io che più lavoro con l'estero, e più divento nazionalista?
Ma non credo sia perchè la maggior parte dei miei clienti è costantemente insolvente, quanto piuttosto per l'età.
Vedo con orrore avverarsi la profezia di mio padre che mi vuole reazionaria convinta e fanatica religiosa molto prima dei 40.

Anonimo ha detto...

E come non essere d'accordo? Hai detto perfettamente ciò che penso... Non siamo più nel 1800, dovremmo tutti rendercene conto...

Sciura Pina ha detto...

Una volta qualcuno diceva "Nostra patria è il mondo intero" che penso significhi un po' quello che hai scritto tu, tuttavia poi c'è un sentimento d'amore profondo per questo paese che è comunque bellissimo e, in molti casi, abitato da bella gente, c'è l'orgoglio per la sua cultura, la sua arte, la sua civiltà millenaria che resiste anche a dispetto dei suoi abitanti.